Martilotti (Comitato Pescatori Calabria) sollecita la Regione a convocare gli Stati generali della pesca: "Servono aiuti concreti"

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Salvatore Martilotti
  14 novembre 2020 13:23

"La pesca calabrese, ed in particolare la piccola pesca artigianale, in questa grave emergenza per la salute e il lavoro, dovrebbe essere sostenuta senza se e senza ma dalla Regione perché si rischia il tracollo dei due terzi dell’economia ittica regionale. E considerato la consistenza occupazionale della piccola pesca artigianale, che rappresenta circa il 70% della flotta e degli occupati bisognerà fare presto per salvaguardare centinaia di posti di lavoro che i piccoli pescatori delle nostre Comunità costiere dello ionio e del tirreno si sono costruiti da soli".

Lo scrive Salvatore Martilotti, presidente del “Comitato Pescatori Calabria”. 

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"In questa fase drammatica per la salute, il lavoro e l’economia, la Regione Calabria, a nostro parere, dovrebbe avere la responsabilità di sostenere i pescatori con liquidità e varare, contestualmente, misure a sostegno del settore come già hanno fatto tante altre Regioni. In particolare la Campania, il Veneto, le Marche e altre ancora con la Sardegna che in questi ultimi giorni ha varato azioni a sostegno con una dotazione finanziaria di 6 milioni di euro. Qui in Calabria, invece, tutto tace, nulla si muove! Sembrerebbe che siamo solo interessati alla spesa e alla “buona rendicontazione” dei fondi pesca dell’Unione Europea, in gran parte, gestiti dalla Regione. In questo momento drammatico  - continua Salvatore Martilotti - oltre a gestire l’emergenza non sarebbe opportuno coinvolgere i pescatori e le rappresentanze settoriali per un’analisi attenta sul “PO FEAMP Calabria” tra la fine della programmazione 2014-2020 e le sfide del futuro per l’economia ittica regionale? Purtroppo, in Calabria nulla si muove, ma nel resto del Paese si moltiplicano gli appuntamenti (digitali) ai vari livelli, e in particolare alcuni molto rilevanti con il coinvolgimento di rappresentanti istituzionali, della Commissione Europea e rappresentanze settoriali con esperti, tecnici e ricercatori. In Calabria non so se siamo pronti a organizzare un evento di questa portata, ma, in questa fase così difficile, bisognerebbe tirare fuori la “tenacia tutta calabrese” per non continuare ad essere gli ultimi".

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"Serve uno scatto di orgoglio, da parte di tutti i soggetti in campo, per assicurare - ha aggiunto Martilotti - un futuro al settore pesca e far sì che possiamo acquistare lo status di settore pesca normale in una Regione non più ultima, ma orgogliosa e dinamica, pronta ad occupare un ruolo rilevante per valorizzare i circa 800 KM di sviluppo costiero con il mare non più palla al piede ma grande opportunità di sviluppo con le risorse dei due mari della nostra Regione occasione irripetibile per ripartire dopo questa seconda ondata da Covid-19. Con la volontà del fare si potrebbero creare nuove opportunità per uscire dall’emergenza e navigare verso il futuro, ma in questo contesto drammatico con la “Calabria in rosso” e con le prossime elezioni regionali, dopo la morte dell’autorevole e tenacia Presidente Jole Santelli, c’è la volontà politica di invertire rotta? Se è fattibile, si potrebbe convocare la “Commissione consultiva regionale pesca” così come prevede l’ottima legge regionale di settore la n.27/2004(che meriterebbe solo aggiornamenti) coinvolgendo i pescatori, le rappresentanze settoriali e tutti gli attori della filiera, insieme ai Comuni costieri, all’Università e alla ricerca applicata per un primo confronto per come uscire dall’emergenza e come programmare il futuro della pesca in Calabria".

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"Nell’attesa di segnali positivi, ai nostri Amministratori regionali, con grande umiltà, - conclude Salvatore Martilotti - vogliamo rivolgere due domande e portare all’attenzione una modesta raccomandazione: per evitare dispersione di fondi pubblici non sarebbe opportuno verificare i risultati ottenuti per l’occupazione e lo sviluppo settoriale, in particolare della pesca costiera artigianale? il  Programma operativo regionale pesca è stato attuato in stretta connessione con il PO FEAMP e in sintonia con la PCP ed, in particolare, i FLAG (Gruppi di Azione Costiera), per la specificità artigianale della pesca calabrese, sono stati raggiunti risultati per l’occupazione e lo sviluppo settoriale con la diversificazione, l’innovazione e la sostenibilità per accompagnare la trasformazione in atto della pesca costiera artigianale? per capire cosa fare per uscire da questa grave emergenza e prima di convocare “Gli stati generali della pesca” non sarebbe ora, come hanno fatto altre Regioni, che la Regione Calabria convochi la “Commissione consultiva regionale pesca” come previsto dalla legge di settore la n.27/2004?" 

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