di GIANPIERO TAVERNITI
Una regione che dietro ogni angolo, nasconde ricchezze paesaggistiche, storico e artistiche, nel maestoso silenzio di una terra ricca che comincia a parlare nella sua identitaria lingua storico-artistica e comincia a "strillare" a tutti le sue bellezze e ricchezze. Risalendo da Catanzaro, verso Falerna , giungiamo ad uno svincolo di uscita dell'A2, a S. Mango d’Aquino, con indicazione Martirano Lombardo , usciamo e giungiamo a MARTIRANO Antico dopo circa una mezz'oretta ,definito ANTICO per differenziarlo da Martirano Lombardo. Un paesino arroccato, su una costa che domina dall’alto sulla valle del Savuto, borgo medievale molto curato, che ospita circa mille abitanti che ravvivano le viuzze con le classiche botteghe ,con fioriere decorative e cura , ottima ospitalità verso il visitatore , incrementando la civiltà e l’educazione civica di vivere il proprio paesello. Borgo che ci regala , delle suggestive viuzze e paesaggi mozzafiato , oltre a condurci direttamente seguendo la strada principale alla chiesa del SS. Rosario, stessa di rilevanza artistica e di pregevole conservazione dei pezzi artistici presenti all'interno.
L’accoglienza artistica ce la regala già l’ingresso pregevole della sua facciata con portale e finestra , in pietra scolpita che conservano riferimenti compositivi tardo manieristici con elementi plastico decorativi chiaramente barocchi. All’interno importanti opere , a partire dalla statua lignea della Madonna del Rosario del XVII sec. , cinque dipinti su tela dello stesso periodo , su cui spicca quello di Sant’Antonio ABATE di Francesco Colelli, pittore nicastrese molto apprezzato nel periodo tardo barocco. Un angolo di Calabria antica a Martirano , si possono ammirare le mura di cinta di un castello e l’arco d’ingresso dello stesso rimasto ancora in piedi, dopo il forte terremoto del 1905, suggestive sono le viuzze con qualche forno a legno a sbalzo, qualche mini legnaia , cassaforte per l'inverno, qualche WC aggiunto alle abitazioni , cercando di sfruttare ogni spazio per vivere dignitosamente e civilmente , in questo grazioso conglomerato di casette che arricchiscono questo borgo, che merita certamente di essere visitato e vissuto , visto anche l’accoglienza della sua gente che per tra le viuzze, tesse comunicazione e in questo periodo ci regala profumi, conseguenza del lavoro dei cittadini che preparano conserve con melanzane e peperoni per l’inverno che fra qualche mesetto si sentirà sulla costa alta quasi 400 mt s.l.m.
Un borgo che potrebbe essere sostenuto, per inserirsi nei borghi d’Italia, visto che ha tutte le caratteristiche e peculiarità per ben presenziare , in quell’Italia e Calabria di nicchia che il turista "fai da te", il turista organizzato o il semplice calabrese (che ama la sua terra )nel visitarlo ,ne rimangono fortemente affascinati nel viverlo anche in un semplice pomeriggio autunnale.
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