Marziale: “Alla Ciambra di Gioia Tauro non è più soltanto emergenza ambientale ed igienico-sanitaria, ma anche strutturale"

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Il Garante per l’Infanzia e l‘Adolescenza, Antonio Marziale
  14 gennaio 2020 12:46

“Alla Ciambra di Gioia Tauro non è più soltanto emergenza ambientale ed igienico-sanitaria, ma anche strutturale potenzialmente letale per gli abitanti, soprattutto per i piccolini”.  

E’ quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della Regione Calabria. “Fin dal mio mandato, ho concentrato la mia attenzione sui disagi dei circa 200 minorenni residenti nel ghetto più famoso del Paese – ricorda Marziale-. Con l’ex prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari, abbiamo lavorato ottenendo risultati significativi, ossia un sistema fognario piuttosto decente, il manto stradale finanziato dalla Regione Calabria, un impianto di illuminazione e una verifica di profilassi medico-sanitaria. Fu il mio ufficio a pagare l’assicurazione del pulmino per mandare i bambini a scuola, drenando di fatto una dispersione scolastica oggi contenutissima e costantemente verificata da scuola e Comune. Molta immondizia è stata tolta, ma altrettanta si è andata ad accumulare. La chiesa contribuisce al processo garantendo ai piccolini un pasto, il doposcuola e momenti di socialità. Alla luce degli anni, però, ci si accorge sempre di più che mettere pezze equivale a dare risposte temporanee ed a non risolvere, sostanzialmente, nulla”.

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Per Marziale: “Il sindaco Aldo Alessio chiede disponibilità economica per una bonifica ambientale strutturale, l’opposizione in consiglio comunale ha altre idee, fatto sta che il comune è in dissesto finanziario e la soluzione che intravedo, anche se non tocca al Garante individuarla, sta nella contaminazione urbana delle famiglie proprio per innescare un processo di integrazione che gli stessi chiedono. Anche se bonificato, rimarrebbe un ghetto, distante dal centro urbano e impedente un’adeguata ed auspicabile socializzazione”.

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