“Nel Comune sciolto per infiltrazioni mafiose, viene eletto lo stesso sindaco. Si riconferma, quindi, il primo cittadino sul quale pesa la scure del ricorso proposto dalla Procura Generale di Catanzaro per accertare la sua incandidabilità".
Lo scrive Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons.
"Nessuna presunzione di colpevolezza o manie giustizialiste, ma possibile che non si sia compresa la necessità di un doveroso passo indietro ? Possibile che la politica sia intervenuta solo per chiedere che i seggi restassero aperti più a lungo ? Non è solo una questione di garantismo, ma di rispetto delle più elementari regole della civile convivenza, della democrazia ma, soprattutto, dei cittadini. Nuove elezioni, nuove spese e, forse, nuove umiliazioni, all’orizzonte".
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