Massimo Feroleto in pole per sostituire Ivano Marino alla Catanzaro Servizi

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Palazzo De Nobili

Nella partita delle partecipate si insinuano gli assestamenti politici all'interno della maggioranza di centrodestra del Comune di Catanzaro

  01 giugno 2020 18:44

di GABRIELE RUBINO

Assestamenti in vista nella politica catanzarese. Si sta stringendo il cerchio sulle partecipate del Comune. Ivano Marino, amministratore unico della Catanzaro Servizi, è con le valigie in mano. Come da accordi raggiunti mesi fa per superare la crisi politica causata dal caos commissioni consiliari (che aveva provocato il mini-rimpasto di Giunta), Marino, uomo vicino ad Abramo, dovrebbe essere sostituito da una personalità scelta da Forza Italia. Il nome è quello del commercialista Massimo Feroleto, che non è nemmeno nuovo alla società in house, essendo già stato amministratore unico nel 2017 dopo l’uscita di scena di Rocco Mazza. L’operazione dovrebbe chiudersi ad ore o al massimo a giorni. Sull’altra partecipata, l’Amc, è stato blindato il direttore generale uscente Marco Correggia (vicino al sindaco), fresco di riconferma. Dovrebbe saltare invece l’amministratore Giorgio Margiotta (Catanzaro da Vivere), anche qui con un’indicazione che spetterebbe a Forza Italia.

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Movimenti che si inseriscono nel bel mezzo di un lento ma inesorabile “livellamento” nella maggioranza di centrodestra a Palazzo De Nobili. Il gruppo del sindaco, con l’arrivo di Francesco Gironda, è arrivato a quota 10 (incluso Abramo), con almeno un altro paio di eletti che gravitano nella stessa orbita pur non aderendo formalmente alla compagine. Praticamente un terzo del consiglio comunale. Sapendo della mossa dell’alleato, Forza Italia, in marcatura a uomo, ha fatto aderire poco prima Giuliano Renda, arrivato dal misto. L’ingrossamento del gruppo Abramo serve a mettere le mani avanti in vista delle elezioni Provinciali di medio-termine che prevedono il solo rinnovo del Consiglio di Palazzo di Vetro, ma non la presidenza. Il voto è ponderato ed essendoci in più Lamezia Terme (a differenza di due anni fa, ancora sciolto per presunte infiltrazioni mafiose) è ancor più importante serrare i ranghi nel capoluogo. Inoltre, non si sa mai scappi un nuovo piccolo rimpasto nella Giunta comunale sempre in coincidenza delle Provinciali. In questo momento, complice lo scivolone sul regolamento dell’Albo delle associazioni sportive, non vive il suo miglior momento l’assessore allo Sport e all’Ambiente Domenico Cavallaro. Così come il suo gruppo di riferimento, Officine del Sud, che dopo la dipartita di Gironda può contare soltanto sull’ex capogruppo del Pd Lorenzo Costa. Resta sottobanco, ma comunque aperta, la questione della "sovrarappresentazione" in Giunta di Catanzaro da Vivere. La regola è un assessore ogni due consiglieri. In questo momento il gruppo che fa capo ad Esposito ed Aiello ne ha tre (assessori) per quattro (consiglieri). 

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Fin qui le dinamiche strettamente "interne" al Comune. Secondo alcuni il corso degli eventi potrebbe essere cambiato da fattori "esterni". Su tutti gli sviluppi sull'inchiesta delle commissioni consiliari. Stando alle indiscrezioni raccolte fra avvocati e consiglieri, per alcuni potrebbe scattare l'istituto della particolare tenuità. Si derubrica il capo d'imputazione però in cambio ci sarà la restituzione delle somme contestate. ma ci si scansa il processo. Una formula che potrebbe riguardare una grossa fetta di consiglieri indagati, mentre per altri (pochi) potrebbe scattare subito l'archiviazione. Restano le posizioni più gravi o chi rifiuterà l'utilizzo della particolare tenuità per cui ci sarà il rinvio a giudizio. Così come l'esplosione del caso a dicembre dell'anno scorso ha segnato la consiliatura, l'evoluzione ne influenzerà il prosieguo. 

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