Mattarella a Crotone, rassicurazioni ai superstiti e doni per i bambini in ospedale (VIDEO)

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images Mattarella a Crotone, rassicurazioni ai superstiti e doni per i bambini in ospedale (VIDEO)
Mattarella dinanzi le bare dei migranti a Crotone
  02 marzo 2023 19:06

di FILIPPO COPPOLETTA

Una visita lampo quella tenutasi questa mattina a Crotone da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha voluto rendere il giusto omaggio alle 67 vittime (quelle accertate fino ad oggi) del tragico naufragio avvenuto nella notte di domenica dinanzi la costa di Steccato di Cutro. 

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Il Presidente atterra all'aeroporto di Crotone, poi raggiunge subito l'ospedale San Giovanni di Dio per incontrare i 16 superstiti ricoverati, tra i quali sei sono minori, di cui uno completamente solo. L'arrivo del Presidente è preceduto dalla consegna di alcuni doni che lo stesso Mattarella ha voluto far recapitare ai più piccoli degenti. Ci sono peluche, giochi musicali, un robot telecomandato. È un gesto semplice con la speranza di portare un po' di sorriso sui volti impauriti di quei bambini segnati per sempre da una sciagura indescrivibile. 

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Nella struttura sanitaria qualcuno, al passaggio di Mattarella grida "Si poteva evitare, faccia qualcosa Presidente". Un appello accorato a cui hanno fatto eco le grida partite dalla folla che attendeva il capo dello Stato dinanzi il palazzetto dello sport dove successivamente si è recato per rendere omaggio alle vittime lì deposte in una grande e struggente camera ardente. 

Il Presidente, accompagnato dal Prefetto della città, Maria Carolina Ippolito, si è soffermato dinanzi quelle bare: cinque sono in legno bianco. Scuote la testa Mattarella e mantiene il silenzio. Traspare tutto il dolore dello Stato dinanzi una tragedia che poteva essere evitata. Un raccoglimento interrotto solo nel momento in cui il capo dello Stato si è circondato dei familiari delle vittime che hanno a lui avanzato istanze e aiuti.

In primo luogo, la richiesta è stata quella di poter espatriare le salme dei propri cari nella terra d'origine, poi quella di potersi ricongiungere con i familiari sparsi per l'Europa. A rendere noti questi appelli è stato il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che ha accompagnato Mattarella nella camera ardente.

 

Quando il Presidente lascia la struttura, fuori, ad attenderlo, una moltitudine di gente che a gran voce ha gridato alla "giustizia", alla "verità per restituire dignità allo Stato". Qualcuno poi ha urlato più volte: "La gente in mare non si abbandona mai!". Il capo dello Stato si è limitato a salutare i presenti, non si avvicina, non vuole spettacolarizzare l'evento e lascia la Calabria portandosi sulle spalle il dolore di una terra ferita, un terra sempre in prima linea per accoglienza e umanità e che ora paga con il dolore qualcosa di cui è ancora noto troppo poco. 

Quando il Presidente è ormai lontano, quanti avevano affollato la strada si mettono in coda, tutti vogliono rendere omaggio alle vittime del naufragio. Scendono lacrime di dolore. Una donna anziana viene fatta sedere, non riesce a reggere l'angoscia e le sue parole di rabbia e tristezza riecheggiano nella struttura insieme a quelle di tante mamme e mogli che piangono afflitte accasciate ad una bara. Un dolore immane. 

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