di MARIA RITA CALVOSA*
Carissimi studenti, siete giunti ormai alla fine delle attività didattiche di un anno scolastico diverso dagli altri, un anno in cui il nemico invisibile COVID19 non vi ha consentito di condividere quotidianamente, spazi ed attività consuete, fatti di gesta e relazioni importanti per voi e per la vostra crescita, non meno dei contenuti disciplinari che, importanti per la conoscenza, diventano strumento per il conseguimento di competenze ed abilità, insieme ai tanti altri aspetti empatici che la vita scolastica offre, non solo a voi ma a tutti gli attori della relazione didattico-formativa che nella scuola si realizza.
Vi accingete oggi ad affrontare l’Esame di Maturità in maniera inconsueta, fatta di pratica ed attenzione a precise regole di comportamento, a cui vi raccomando di attenervi scrupolosamente, regole nuove, purtroppo, che non erano mai state considerate, ma la pandemia e il pericolo del contagio ha messo a dura prova tutti noi, pertanto la sicurezza è divenuta elemento prioritario, per poter consentire che l’Esame si svolga con la necessaria serenità ed attenzione per tutti. Capisco quanta ansia genera in voi la situazione, ma sono altresì convinta che sia i Presidenti di commissione, provenienti da altre realtà scolastiche, che i docenti che conoscono ciascuno di voi, sapranno aiutarvi a tenere sotto controllo l’ ansia, con le cautele che il contesto in cui vi trovate tutti ad operare, richiede.
L’Esame sarà prova delle competenze che avete acquisito nel percorso di studi che si avvia a compimento, e proprio perché frutto di anni di lavoro, riceverà la giusta attenzione e la necessaria serietà che merita, sia da parte vostra che dei docenti: nella convinzione di aver portato a termine un percorso di studi nel migliore dei modi possibili, anche la DAD di questi mesi, ha salvaguardato il vostro percorso di crescita, evitandone la brusca interruzione che la pandemia ha imposto a quasi tutti gli aspetti della vita sociale e culturale; la scuola ha saputo reagire, reinventandosi e ricreando situazioni di apprendimento quanto più positivi possibili, consentendovi di concludere il percorso e, realizzando forme di valutazione che, seppur anomale rispetto al passato, garantiranno i risultati attesi.
I docenti e i Presidenti che incontrerete oggi, persone di alta professionalità, sono consapevoli del grande valore sociale intrinseco al loro lavoro, lo sanno da sempre ma ancor di più in questo momento credo che assuma particolare valenza e determinazione sociale; pertanto è a loro che rivolgo il mio personale ringraziamento per essere qui, oggi, con voi, per accompagnare questo ultimo vostro passo scolastico, consegnandovi al futuro con la più idonea valutazione delle competenze maturate nelle aule scolastiche, che lascerete alle vostre spalle per sempre; ciascuno dei docenti sarà per voi un compagno di vita che rievocherà ogni volta un ricordo o un aneddoto, e anche lo stesso esame di maturità e l’ansia che esso genera oggi in voi studenti, sarà per voi solo un dolcissimo ricordo.
Concentrazione e serietà siano oggi le principali alleate per tutti voi, studenti, docenti e Presidenti di commissione, perché le energie culturali ed intellettuali, così tanto insidiate dal pericolo pandemico che ci ha colpiti, ritrovino proprio oggi, tra le mura scolastiche, l’afflato ed l’enfasi intellettuale, necessari ed indispensabili per una serena e proficua relazione educativa, formativa e valutativa che l’Esame di maturità richiede a ciascuno. Dopo quest’ultimo sforzo, vi auguro di volare in alto come le aquile che, individuata una vetta, ne fanno il fulcro principale del loro sistema di vita; proprio in tal senso va il mio augurio per voi: individuate gli obiettivi che maggiormente possano diventare i fulcri della vostra vita, e la loro altezza sia per voi l’importanza delle vostre scelte, delle vostre ambizioni e dei vostri migliori desideri.
* Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria
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