Il problema posto dal consigliere Corsi sullo svolgimento del maxi concorso della Regione a Rende va ben al di là del ragionamento sulla perdita di indotto costituito dalla presenza per due giorni di più di diecimila candidati e relativi accompagnatori. Certamente il danno materiale per il Capoluogo è evidente, ma ancora più evidente è il messaggio negativo che viene dato e cioè che le grandi funzioni regionali vengono spostate verso l’area metropolitana di Cosenza-Rende. Spiace molto sottolineare che l’assessore regionale al personale, che dunque guida la macchina dei concorsi, sia di Catanzaro e non si sia reso conto del danno prodotto alla sua e nostra città. Sarà stato per superficialità, sarà stato per assecondare una volontà superiore, ma prima di localizzare a Rende il concorsone bisognava sperimentare tutte le possibilità di espletarlo a Catanzaro. E’ stato fatto questo? E’ stato interpellato il sindaco? E’ stato interpellato il presidente della Provincia? E’ stato interpellato il rettore dell’Università? Ritengo no. Ha ragione Corsi quando dice che in città potevano essere individuati idonei spazi per lo svolgimento delle prove. Senza contare che il Capoluogo è sede facilmente raggiungibile da tutta la Calabria, al contrario di Rende che costringerà i candidati della provincia di Reggio Calabria ad un lungo viaggio. Ma ora è inutile attardarsi in polemiche perché tra pochi giorni il maxi concorso si svolgerà regolarmente a Rende, come se non fosse successo niente”. Lo afferma il Consigliere comunale Tommaso Serraino.
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