"Il 10 e l’11 maggio un esercito di diecimila candidati, provenienti anche da Sicilia, Campania e Puglia, invaderà Rende e Cosenza, riempiendo alberghi, B&B, ristoranti, bar e negozi. Sono i partecipanti al maxi -concorso per il reclutamento di 113 funzionari di categoria D indetto dalla Regione Calabria e gestito dal Formez. La mastodontica selezione non si svolgerà, come il rispetto delle istituzioni e il buon senso imporrebbero, nel Capoluogo di Regione e sede del Governo regionale. Non ci si venga a dire che solo Rende possiede gli spazi per ospitare un così grande numero di partecipanti. E’ una vecchia scusa che viene tirata in ballo ogni volta che Catanzaro viene spogliata dalle sue funzioni. Credo di non sbagliare nel dire che, agendo con un ragionevole anticipo, a Catanzaro si sarebbe potuta allestire una maxi-aula nell’Ente Fiera e che altre grandi aule potevano essere facilmente reperite al campus universitario, nella stessa Cittadella regionale e nei vari istituti superiori di Catanzaro Lido".
Lo scrive il consigliere comunale Antonio Corsi.
"Se a non credere nella funzione di Catanzaro quale Capoluogo di Regione e quindi di centro pulsante della burocrazia è proprio il Governo regionale, di cosa parliamo quando invochiamo il rispetto del ruolo istituzionale? Ora qualcuno ci dirà che la gestione è del Formez e che la Regione non c’entra nulla nelle scelte di quell’Ente. Ma ovviamente non è così, poiché è la Regione ad essere committente del maxi-concorso. Qualcuno ci dirà anche che a Catanzaro si faranno le Convittiadi, ma vogliamo mettere l’indotto portato da 1800 studenti che i diecimila del concorso, a cui bisognerà aggiungere almeno un migliaio di accompagnatori.
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