Non si arrestano gli aumenti dei beni alimentari. Dopo l'allarme sul latte arrivato dai grandi marchi del settore, il Codacons lancia quello su altri generi di largo consumo che hanno registrato nell'ultimo mese maxi-rincari, aggravando la spesa degli italiani per il cibo. L'associazione ha rielaborato gli ultimi dati sull'inflazione dell'Istat e ha evidenziato come ad agosto per l'olio di semi i prezzi siano saliti del 62,8% rispetto al 2021, per il burro del 33,5%, per la farina del 22,9% e per il riso del 22,4%. La lista è ancora molto lunga e prosegue con il latte conservato, rincarato del 19% su base annua, i gelati (+18,1%), il pollo (+15,6%) e le uova (+15,2%). Non si salvano nemmeno lo zucchero (+14,9%), le patatine fritte (+14,7%) e l'acqua minerale (+12,8%). Solo per l'acquisto della carne - rileva ancora l'associazione - una famiglia di 4 persone spende oggi circa 140 euro in più rispetto al 2021; 122 euro in più la spesa per la verdura, +52 euro per la frutta, +176 pane e cereali, +66 euro il pesce, +50 euro oli e grassi. Complessivamente una famiglia di 4 persone, a causa degli aumenti di prezzi e tariffe del comparto alimentare (che segna un +10,6% ad agosto) "si ritrova oggi a subire una stangata da 794 euro annui in più per l'acquisto di cibi e bevande". Una emergenza che, secondo l'associazione, "deve portare il prossimo Governo ad adottare provvedimenti urgenti, a partire dal taglio dell'Iva sui generi alimentari".
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