Ammonta a circa 1 milione di euro la cifra sottratta a molti anziani della locride, in provincia di Reggio Calabria, da una vera e propria organizzazione criminale di nazionalità rumena, scoperta dai carabinieri, con la collaborazione delle forze di polizia della Romania e Germania e con il supporto dell’Europol. Nel corso dell’operazione denominata Transilvania, e coordinata dalla Procura della Repubblica di Locri, sono state arrestate 16 persone, complessivamente sono 59 gli indagati, rintracciati tra l’Italia, Francia, Romania e Inghilterra. I reati contestati cono quelli della circonvenzione di soggetti fragili, soprattutto nel paese di San Luca e del comprensorio ionico. I dettagli sono stati evidenziati durante la conferenza stampa di questa mattina.
Al momento, secondo quanto accertato dai militari dell’Arma sono 16 le vittime dei raggiri, mentre sono in fase di accertamento le posizioni di ulteriori 30 anziani, circuiti in cambio di amicizie e relazioni personali. In particolare, l’associazione, facente capo a due coniugi originari di Bistrita-Nasaud (Romania), si sarebbe avvalsa di giovani donne che, appositamente addestrate ed agendo singolarmente, dopo aver selezionato con attenzione le proprie potenziali vittime, generalmente uomini anziani di età compresa tra i 70 ed i 90 anni, attraverso modalità di circonvenzione ricorrenti, inducevano questi al versamento di cospicue e continue somme di danaro, fino a mille euro per singola transazione, che venivano ceduti dalla vittima direttamente nella mani della truffatrice, oppure bonificati ai vertici della banda in Romania. Inizialmente l’approccio avveniva con la scusa di vendere oggettistica di esiguo valore, nel corso della quale le giovani, profittando delle condizioni di solitudine e vulnerabilità delle vittime, si dichiaravano infatuate di quest’ultime, nonché bisognose di danaro, adducendo nella maggior parte dei casi fittizi problemi di salute personali o dei propri familiari residenti, in particolare, nell’area esteuropea.
Tra i destinatari di una misura cautelare vi è anche un uomo originario di Bova Marina, sempre in provincia di Reggio Calabria. L’indagine estesa anche in altri Paesi europei: Francia, Inghilterra e Romania, ha inoltre consentivo di individuare e catturare 7 latitanti rumeni, tutti destinatari di mandati di arresto europeo per reati commessi in Italia e collegati a vario titolo con i membri dell’organizzazione criminale investigata.
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