Mazzei (UNCEM Calabria): “Perché ho sottoscritto il Referendum sull’Autonomia differenziata”

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images Mazzei (UNCEM Calabria): “Perché ho sottoscritto il Referendum sull’Autonomia differenziata”

  22 agosto 2024 14:20

“Dopo un’approfondita riflessione, ho firmato il referendum abrogativo della Legge Calderoli sull’Autonomia Differenziata”.

Ad affermarlo è Vincenzo Mazzei Presidente UNCEM Calabria.

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“Da convinto sostenitore del decentramento - prosegue - avevo salutato come una vera svolta il novellato articolo 118 della Costituzione, che pone la maggior parte delle funzioni amministrative in capo ai Comuni, secondo i principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione. La quasi totalità delle Regioni del centro e del nord hanno dato attuazione al dettato costituzionale, ed hanno riorganizzato il sistema istituzionale locale, incentivando la costituzione di Unioni di Comuni. Tale processo ha riguardato soprattutto i piccoli Comuni situati per lo più nelle aree interne e montane. Sono nate le Unioni di Comuni montani e tre Regioni: Lombardia, Lazio e Campania, hanno mantenuto in vita, potenziandole, le comunità montane. In Calabria dal 2001 ad oggi, invece, non è mai stato attuato alcun serio processo di devoluzione delle funzioni amministrative in direzione degli Enti locali. Il risultato è che i Sindaci dei piccoli Comuni interni e montani non hanno più punti di riferimento sul territorio in quanto sin dal 2013 sono state sciolte le Comunità montane, e le Province, sono state ridotte a scatole vuote. Ho sperato che il processo di attuazione dell’articolo 117 della Costituzione, avvenisse in un quadro di generale rafforzamento e diretto coinvolgimento dei Comuni. La Legge Calderoli non va in questa direzione, in quanto non modifica in alcun modo il quadro esistente e non determinerebbe perciò alcun fatto positivo per i piccoli Comuni interni e montani”.

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“Nella nostra Regione - sottolinea Mazzei - non è mai esistita e stenta ancora ad affermarsi una cultura Autautonomistica, in assenza della quale non potrà mai esserci un rapporto di leale e proficua collaborazione fra la Regione e gli altri Enti locali. Lo conferma il fatto che a circa tre anni dall’inizio dell’attuale legislatura pur essendo stato eletto, non è stato ancora reso operativo il Consiglio Regionale delle Autonomie locali ed un Progetto di legge per incentivare la costituzione delle Unioni di Comuni montani, giace da 15 mesi nella Prima Commissione. Pertanto ai rilievi mossi da illustri costituzionalisti e dalla CEI, alle forti e coraggiose prese di posizione del Presidente. Occhiuto, che hanno avuto il merito di migliorare alcuni aspetti della Legge e di riaprire il confronto nella maggioranza, aggiungo queste perplessità che mi hanno convinto a sottoscrivere il referendum”.

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