Medici cubani in Calabria, Cittadinanzattiva APS TDM a Occhiuto: "Perché non si accelerano le pubblicazioni dei concorsi"

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L'arrivo di medici cubani in Calabria
  22 agosto 2022 16:18

Riceviamo e pubblichiamo

"Alla Cortese Attenzione del Signor Presidente Onorevole Occhiuto Regione Calabria. Nell'attesa di poterla incontrare, a nome di tutti gli iscritti a Cittadinanzattiva- tribunale diritti del malato Aps Calabria e mio personale, la saluto cordialmente.

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Perché non si accelerano le pubblicazioni dei concorsi e non si affrontano le problematiche della sanità territoriale ed ospedaliera prima di procedere ad assumere personale medico proveniente da altre nazionalità?

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Secondo Cittadinanzattiva APS TDM  bisognava accelerare le procedure concorsuali, stabilizzare i medici assunti durante l’emergenza e prorogare la possibilità di assumere a tempo determinato gli specializzandi dal terzo anno, dopo aver emanato le linee guida di riorganizzazione della medicina territoriale, il potenziamento della medicina urgenza emergenza e la riorganizzazione ospedaliera, prevedendo gli Ospedali di prevenzione e quelli preposti per la cura degli ammalati cronici.

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La richiesta di convocazione di un tavolo di confronto  per dibattere le tematiche del mancato rispetto del diritto alle cure previste dalla costituzione e del rispetto dei LEA al Presidente /Commissario della regione Calabria, è stato disatteso. La richiesta arriva dall’organizzazione di liberi cittadini di Cittadinanzattiva APS che, oltre a tutelare i diritti dei cittadini, tutelai tanti medici e dipendenti del SSN, e  vede in queste tre proposte una possibile soluzione, seppur temporanea, alla grave carenza di organico che continua ad attanagliare gli ospedali Calabresi, costringendo il personale a turni di lavoro infiniti. Se è vero, infatti, che la pressione del Covid-19 sugli ospedali sta gradualmente calando, all’orizzonte ci sono il recupero delle liste d’attesa e di più di due anni di prestazioni sanitarie rimandate. Un lavoro immenso, di cui l’attuale personale sanitario, stremato da due anni di pandemia, non può farsi carico da solo. 

Secondo noi di Cittadinanzattiva Calabria servono forze nuove, fresche, assunte a tempo indeterminato e non con contratti a termine o di collaborazione. Chiediamo allora alle aziende di individuare rapidamente gli specialisti, i professionisti e gli operatori sanitari che hanno diritto alla stabilizzazione secondo quanto previsto dall’ultima Legge di Bilancio e di procedere alla loro assunzione, valutando attentamente il reale fabbisogno di personale per ciascuna area di attività e categoria professionale. 

Occorre inoltre rivedere le modalità di calcolo del fabbisogno di personale adottando reali standard assistenziali, per evitare di lasciare ampio margine a quelle aziende che tendono a privilegiare l’assunzione di figure professionali spesso pletoriche e che di fatto, colmando i tetti di spesa, impediscono l’assunzione dei sanitari addetti alla diretta assistenza del paziente. 

Chiediamo altresì di abbreviare il più possibile le procedure concorsuali: in media oggi passano circa 6 mesi dalla pubblicazione del bando allo svolgimento del concorso stesso; un tempo infinito per chi lavora in ospedale e per i cittadini utenti che vedono slittare all’infinito di essere curati. 

Immaginiamo tuttavia che sono molti i concorsi a cui si presentano addirittura meno candidati dei posti disponibili, o perché non ci sono sufficienti specialisti o perché, come evidenzia un nostro monitoraggio di qualche mese fa, sono molti i camici bianchi che non vogliono lavorare in strutture pubbliche. L’ultimo esempio viene da un ospedale del sud Italia, che è stato costretto ad assumere solo quattro medici sui quindici posti che aveva bandito. 

Ovviamente bisognerebbe rendere più attrattivo il lavoro negli ospedali e sul territorio, obiettivo che ci auguriamo di centrare con il prossimo rinnovo del contratto nazionale di lavoro, e in attesa che l’aumento delle borse di specializzazione produca i suoi effetti incrementando in modo considerevole il numero di specialisti, dobbiamo allora chiedere un ulteriore aiuto agli specializzandi. 

Il 31 dicembre 2022 scade infatti la possibilità, prevista inizialmente dal Dl Calabria e poi estesa al territorio nazionale, di assumere a tempo determinato gli specializzandi dal terzo anno, che possono accedere ai concorsi pubblici ed entrare in graduatoria, ottenendo la possibilità di essere assunti a tempo indeterminato una volta ottenuta la specializzazione. 

Uno strumento senz’altro transitorio e di natura emergenziale, ma che ci aiuterebbe a traghettare il Servizio sanitario nazionale attraverso questi anni di sofferenza. Quanto previsto dal Dl Calabria andrebbe quindi prorogato al 31 dicembre 2024, quando inizieranno a vedersi gli effetti dell’aumento delle borse di specializzazione adottato in particolare nel 2020 e nel 2021. 

Diversamente continueremo ad assistere a delibere come quella adottata dal Friuli Venezia Giulia, che apre le porte delle strutture pubbliche, private, accreditate e convenzionate con il Servizio sanitario regionale anche a personale con un titolo di studio non riconosciuto dal Ministero della Salute o a notizie come quelle che arrivano da Urbino, dove servizi medici all’interno di strutture pubbliche vengono dati in appalto a società private. Senza provvedimenti rapidi e decisi, che mettano al centro i bisogni dei pazienti e le necessità dei professionisti, rischiamo il caos negli ospedali e nella sanità territoriale".

Giuseppe Corrado
Segretario Regionale Cittadinanzattiva APS Tribunale per i Diritti del Malato

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