di ANTONELLO TALERICO*
In occasione di un confronto pubblico (ten tv : www.tenonline.tv) avuto con il sindaco di Cosenza sulla istituzione del Corso di Medicina presso l'Unical, mi sono reso conto che le argomentazioni poste a sostegno del primo cittadino sono del tutto errate già dalle fondamenta.
In sostanza il sindaco di Cosenza, Avv. Franz Caruso, ha assunto che il Corso di Medicina dell'Unical non è un corso speculare rispetto alla Facoltà di Medicina di Catanzaro e, che comunque trattasi di una estensione dell'offerta formativa che eviterebbe l'emigrazione di molti studenti calabresi.
Il sindaco a onor del vero ha dimostrato di non conoscere il contenuto della Convenzione sottoscritta in data 17.12.2020 tra Unical ed UMG, in quanto ha affermato – contrariamente al vero - che con quella Convenzione non si stabiliva di istituire alcun Corso di Medicina.
Ho avuto modo di evidenziare al sindaco che l'istituzione, sic et simpliciter, di un nuovo corso di Medicina non produce alcuna nuova offerta formativa, specie se tratttasi di un Corso o Facoltà già presente nel panorama della rete universitaria regionale, tra l'altro impiegando perloppiù i medesimi docenti dell'Università UMG di Catanzaro (a proposito non ho avuto ancor ail piacere di ascoltare qualche docente catanzarese, sarà forse perchè tutti in linea con De Sarro?).
Piuttosto la sanità viene migliorata se stabilizziamo gli operatori sanitari e se li facciamo lavorare in condizioni ambientali non stressanti ed al limite (turni massacranti, eccessiva esposizione al rischio errori, mobbing, etc...). Solo così aumentiamo la erogazioni delle prestazioni ed eleviamo i livelli dei LEA ed abbattiamo i costi della spesa sanitaria regionale (la maggior parte delle risorse vanno nelle casse del SSR delle altre Regioni).
Non ho compreso perchè se le lezioni si fanno a Cosenza diventa un corso attrattivo ed eviti la migrazione dei giovani verso altre università d'Italia e se rimane a Catanzaro non produce gli stessi effetti. L'unica replica del sindaco è stata risolta con un generico richiamo a spinte campanilistiche.
Peccato per il sindaco di Cosenza che lo stesso Occhiuto abbia affermato – nel servizio andato in onda nella medesima trasmissione - che allorquando l'Università Magna Graecia aveva proposto di istituire a Catanzaro un nuovo Corso (e, certamente non si parlava di un Corso importante per l'intero territorio come quello di Medicina), l'Unical ebbe a manifestare contrarietà mediante una forte opposizione, poi superata grazie al voto proprio di Occhiuto.
Strano che chi taccia gli altri di campanilismo come ha fatto il sindaco di Cosenza (e qualche altro parlamentare) si stia poi opponendo anche alla costruzione del nuovo Ospedale nel comune di Rende, poiché lo vorrebbe su Cosenza. Come dire, quando sono gli altri ad opporsi è campanilismo. Da che pulpito.
Chi limita il tema al mero campanilismo, dimostra di non avere cognizione del numero medio annuale degli iscritti ai corsi universitari, del rapporto tra le università regionali, del sistema dei trasporti e dei servizi, dell'ammontare delle risorse finanziarie disponibili per l'intero sistema universitario regionale e delle reali ricadute economiche e sociali sul territorio, delle condizioni delle strutture sanitarie.
Dipoi riportare la circostanza che anche altre Regioni hanno più facoltà di medicina non è un tema dirimente, non solo perchè si richiamano Regioni che hanno condizioni ambientali, economiche, sociali ed opportunità di sviluppo totalmente differenti e disomogenee e non solo per il numeri degli abitanti.
L'unico effetto, piuttosto, della istituzione del nuovo corso di Medicina, oltre a quello di smantellare altra università (l'UMG), è stato quello di trasferire l'economia legata a motivi di studio da Catanzaro a Cosenza.
Nè possiamo pensare di portare ogni Corso universitario sotto l'uscio di casa.
Non è così che si migliora l'offerta formativa regionale. Non è così che si impedisce l'emigrazione dei giovani calabresi.
Del resto, è del tutto anomalo quanto avvenuto in data 22 dicembre 2022, allorquando si riuniva il Coruc (Comitato regionale di coordinamento delle università calabresi).
Difatti, oltre all’elezione a Presidente del Comitato sopradetto del professore Giovambattista Sarro, quasi al termine del suo mandato di rettore (caso più unico che raro), è stato concesso il sostanziale via libera all’Unical per la pianificazione e avvio in piena autonomia della Facoltà(Corso) di Medicina a Cosenza, avendo ricevuto il nulla osta anche per la Facoltà di Scienze infermieristiche e quindi per l’organizzazione del Corso di laurea in Medicina digitale, senza alcuna cooperazione con l'UMG di Catanzaro nonostante le previsioni della Convenzione del 2020 che hanno oggi legittimato e “autorizzato” il clone del Corso di Medicina.
Del resto, il processo di acquisizione del Corso di Medicina da parte dell'Unical (che ribadisco è sicuramente una eccellente realtà universitaria) ha origini ancora più remote della convenzione del 2020, in quanto già nell’anno 2018 la previsione di ampliamento dell’offerta didattica del Dipartimento delle professioni sanitarie presso l’Unical, aveva visto l’attivazione del Corso di laurea interateneo in “Assistenza Sanitaria”.
Resta, altresì, da sottolineare le gravi responsabilità (o l'ambiguità) del Rettore De Sarro e di tutti coloro che conoscevano bene quali sarebbero stati gli effetti della convenzione sottoscritta nel 2020, tra questi alcuni docenti dell'UMG il cui silenzio sulla vicenda conferma tutte le riserve negli anni avanzate dall'opinione pubblica circa il loro legame verso la Città di Catanzaro e di converso il loro limitato interesse alla cattedra.
Qualcuno in questi anni all'UMG è stato piuttosto impegnato a posizionare – è un dato di fatto - qualche parente e/o amico nelle varie Unità Operative (basta fare un giro in qualche U.O. per trovare padre, figlio e spirito santo allocato e sistemato). Se mi denunciano per queste affermazioni sarò pronto a fare pubblicamente nomi e cognomi.
Gli altri responsabili sono i rappresentanti politici, parlamentari e consiglieri regionali che negli anni si sono totalmente disoccupati della vicenda e, che oggi con il loro silenzio (a nulla servono le uscite estemporanee, vogliamo atti concreti) manifestano la loro assoluta inidoneità a rappresentare i diversi territori, salvo venire a fare incetta di voti per poi piegarsi alle solite logiche di accomodamento per fini personali o di bottega.
Resta inteso che altro problema da risolvere è quello di creare le condizioni per non far scappare i medici che formiamo nelle nostre Università. In Calabria sono in pochi a decidere di rimanere, altri sono costretti a scappare poiché nella Sanità calabrese persistono ancora dinamiche che spesso non premiano i meritevoli ma i raccomandati e la politica ne è stata la principale artefice di questo sistema.
Ecco perchè il Presidente Occhiuto deve essere il garante di questo cambiamento poiché oggi ha la possibilità di far nascere la più grande azienda sanitaria (oltre 850 posti letto) del Meridione proprio a Catanzaro attraverso la integrazione dei due hub cittadini, nella speranza che non vengano commessi gli stessi errori di sempre cioè quelli innanzitutto di affidare la governance a soggetti incapaci, ma vicini, però, alla politica.
Un esempio di come venga gestita oggi la sanità in calabria è dimostrato dal fatto che presso il Policlinico di Germaneto in tanti anni non si è riusciti a far accreditare il padiglione C e, cosa ben più grave sono riusciti – dopo aver sperperato miliardi e miliardi di euro – a far sparire anche la Fondazione “Tommaso Campanella” che non aveva mai ottenuto, tra l'altro, il riconoscimento come IRCCS.
*consigliere comunale
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736