Medicina a Cosenza, Costa (Azione Universitaria): “Catanzaresi sveglia, ma oramai il danno è fatto"

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Domenico Costa
  29 dicembre 2022 19:34

Lo scorso anno, non appena apprendemmo dalle testate giornalistiche l’allora ipotetica apertura all’Unical del nuovo cds in Medicina e Tecnologie Digitali, assieme a tante associazioni attive sul territorio chiedemmo un incontro con il Rettore dell’Umg Giovambattista De Sarro per ricevere spiegazioni in merito.

Un incontro chiesto da quelle espressioni della società civile di cui spesso si invoca e si loda l’impegno che, rappresentando le spesso inascoltate esigenze del territorio, meriterebbero di essere più frequentemente consultate dalle istituzioni. 

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Purtroppo De Sarro non ci ha mai risposto ed è restato, come sempre, rinchiuso nel suo fortilizio accademico. Volevamo un civile confronto, un chiarimento sul futuro del nostro Ateneo. Il Magnifico anche in quella circostanza si dimostrò poco sensibile nei confronti del territorio e della comunità studentesca che si era rivolta fiduciosa a lui, sperando in un suo concreto intervento.

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Il nome di De Sarro, assieme ai corresponsabili di tale disfatta, verrà purtroppo ricordato per essere stato uno degli artefici della peggiore crisi che sta attraversando l’università catanzarese. Dopo aver siglato l’accordo interateneo con l’Unical, il Nostro non si è neanche accorto che fosse carta straccia in quanto l’attivazione del corso di studi in Medicina avverrà del tutto autonomamente da parte della stessa Unical senza alcuna partnership con la “Magna Graecia”. 

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D’altronde, come più volte ribadito dalla nostra associazione nel corso degli anni, l‘unica preoccupazione è stata solo quella di concentrare l’attenzione su dove fosse più comodo, ed utile, dislocare sul territorio comunale qualche facoltà, scegliendo con attenzione gli immobili che dovevano ospitarle. 

Nel frattempo qualcuno lavorava nelle tenebre per distruggere ciò che di bello era stato fortemente voluto dall’unico vero Rettore della nostra Università, il compianto Salvatore Venuta. Una persona lungimirante e con una visione chiara dello sviluppo di un polo universitario. 

Ora, dopo tante fandonie, siamo venuti a conoscenza che nell’ultima seduta del CORUC il Magnifico Rettore si è addirittura astenuto dal prendere una posizione in difesa della nostra amata Umg.

D’altronde l’intento di De Sarro appare abbastanza chiaro, quando circa un anno fa partecipò, insieme all’altro Rettore Nicola Leone, alla presentazione del nuovo corso di studi in Medicina e Tecnologie Digitali presso l’Unical. 

Contraddicendo sé stesso nello scorso mese di settembre, in un’intervista rilasciata al Corriere della Calabria, dichiarò seccamente che “una seconda facoltà di medicina in Calabria non è una buona scelta”. Forse il Magnifico non era riuscito a percepire quanto da noi già denunciato, l’apertura del corso interateneo sarebbe stato solo da preludio per aprire una nuova facoltà di Medicina in Calabria, aspettandone magari una terza.

Ed ancora, in un’altra dichiarazione, evidentemente in stato confusionale, affermava che “se non ci fosse stata Catanzaro quel corso di laurea non poteva nascere perché per attivare un corso di laurea è necessario avere strutture didattiche pertinenti”.

Ed allora, sommessamente ci domandiamo: possibile che il Magnifico abbia partecipato inconsapevolmente a tutta una serie di incontri non accorgendosi di quello che stava accadendo alle sue spalle, fortemente penalizzante per l’ateneo che tuttora guida? 

Un epilogo prevedibile con la complicità di coloro i quali avrebbero dovuto costruire il futuro della “Magna Graecia” e, soprattutto, perché non si attivano nuovi corsi di studi non presenti negli atenei regionali per evitare ulteriori sacrifici ai nostri studenti che vorrebbero studiare in Calabria? 

Stiamo assistendo in silenzio al lento suicidio dell'Umg. Siamo tutti coinvolti. Catanzaresi sveglia, se muore il Campus, muore la Città. Chiediamo con forza le dimissioni del Magnifico che, purtroppo, ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza a gestire una situazione che si è conclusa nel peggiore dei modi, sperando che il prossimo Rettore sappia meglio tutelare le aspettative di un’intera comunità.

Domenico Costa
Direzione Nazionale 
Azione Universitaria

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