Medicina a Reggio Calabria, Buccolieri: “Ennesima scelta del centrodestra che penalizza Catanzaro”
20 ottobre 2024 09:37“Purtroppo si è stati facili profeti allorquando pochi giorni addietro si è evidenziato come il centrodestra di Catanzaro non abbia alcuna autorevolezza sullo scacchiere politico regionale.
Ed infatti, dal Tgr della Calabria abbiamo appreso che anche Reggio Calabria avrà la sua facoltà quinquennale di medicina che, peraltro, non sarà costola di alcuna università calabrese. Lo ha annunciato l’europarlamentare di Forza Italia Giusi Princi nel corso della conferenza stampa di presentazione del decreto sul percorso di studi biomedico presso l’Auditorium dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri a Reggio Calabria”.
Lo afferma Gregorio Buccolieri, Consigliere Comunale Catanzaro.
“L'ex vice presidente della Regione ha inoltre candidamente aggiunto che si sta lavorando insieme al presidente Occhiuto affinché anche Reggio, così come avvenuto a Cosenza e a Crotone possa avere la sua facoltà di medicina, ha spiegato, sempre ai microfoni del TgR, Princi a margine dell’evento. A questo punto il quadro è chiaro. Il centrodestra a guida del Presidente Occhiuto ha decretato scientemente, e strategicamente, di indebolire il Capoluogo di regione ad appannaggio di altri territori con la silente complicità della locale classe dirigente di centrodestra sempre più preoccupata di preservare il proprio piccolo orticello.
Il tutto a danno di Catanzaro e dei suoi cittadini ma, nella fattispecie, alle spalle degli studenti e delle famiglie calabresi che meriterebbero un'offerta formativa variegata e completa ma che, invece, a causa della miopia politica del Presidente Occhiuto e delle forze di maggioranza in Regione, sono costretti a innumerevoli sacrifici quasi sempre lontani da casa.
Perché invece non potenziare l'ottima facoltà esistente nel Capoluogo da circa 40 anni? Perché creare doppioni? Solo per Catanzaro non è possibile aggiungere nuove facoltà?
E' evidente, dunque, come queste scelte rispondano a logiche politiche che seppur di piccolo cabotaggio risultano penalizzanti per tutta l'area centrale della Calabria.
Una realtà, questa, che in ragione degli ultimi avvenimenti quali la revoca degli accreditamenti di Sant'Anna Hospital e Fondazione Betania e il congelamento dei fondi per il nuovo ospedale non può essere mistificata e che i cittadini hanno ormai compreso appieno”.