"In settimana si prevede una manifestazione sulla tutela della Facoltà di Medicina dell'Unicz per cui io, per primo, sono persino pronto a iniziare lo sciopero della fame. Lo farò a tutela della città, anche opponendomi alle dichiarazioni dell'amico e compagno presidente del consiglio comunale di Cosenza Giuseppe Mazzuca. Che ha inteso tutelare l'Unical e il territorio che lo ha eletto, a mio avviso con una foga eccessiva causa di alcune palesi imprecisioni commesse nel suo argomentare. È il motivo per cui la comune appartenenza al Pd, e quindi alla più grande forza progressista e riformista del Paese, mi spinge a ricordargli che il nostro è appunto il partito della giustizia e dell'equità sociale".
Lo scrive l'esponente democratico in seno al consiglio comunale di Catanzaro, Fabio Celia.
"E quindi non certo quello degli egoismi e delle prevaricazioni di matrice campanilistica. Soprusi che Catanzaro ha ad esempio subìto come nell'eclatante caso dell'apertura della Scuola di Magistratura, soltanto per citare uno dei più clamorosi. Ma, senza dilungarmi, la verità è che nel corso degli anni al capoluogo si è in maniera del tutto evidente lasciato questo ormai quasi inutile pennacchio e davvero poco altro. Briciole, al massimo. La città è stata dunque vessata fino all'inverosimile, ma all'amico e compagno Mazzuca, pur con il massimo rispetto e stima, ribadisco che Catanzaro ha smesso di accettare il vassallaggio. Lo rende in sostanza partecipe del fatto che qui da noi, insomma, non ci sono più dei politici accondiscendenti. Disponibili e pronti a fare un conveniente, tale unicamente per loro e gli scherani di turno s'intende!, baratto su qualunque cosa interessasse a Catanzaro ma pure ad altre realtà calabresi purtroppo per noi assai meglio rappresentate. Perché la musica dalla scorsa fine di giugno è cambiata. Eccome. Adesso ai vertici delle istituzioni cittadine non c'è più la stessa gente d'un tempo. Ma nemmeno, sia chiaro, chi è solito usare toni da curva di stadio durante i derby calcistici. Atteggiamento censurabile che avrebbe assunto la valente collega consigliera, Daniela Palaia, sempre ad avviso del presidente Mazzuca.
Il quale, l'ho premesso e lo rimarco, in preda all'enfasi di difendere le prerogative della sua Cosenza è caduto in una serie di errori e giudizi affrettati. Ma lo voglio capire e scusare, ricordando cosa si fece in terra brutia, perfino accordandosi con Reggio, per impedire l'istituzione di un corso di Ingegneria nella Sicurezza sul Lavoro in cima ai Tre Colli, a dimostrazione dello "sciovinismo" di quella realtà. Comunque sia, nella mia veste di segretario Dem di Catanzaro intendo, almeno al momento, tendere una mano a Mazzuca e agli altri pubblici amministratori cosentini, invitandoli a un proficuo ragionamento condiviso per il bene di tutta la nostra amata regione. Che resta una, e una, sola. Il resto non ci riguarda, andando probabilmente rubricato alla stregua di una tanto inutile quanto dannosa gretta e anacronistica guerra di posizione, con l'intento manifesto di indebolire l'Umg".
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