Sabato 10 giugno, al complesso monumentale del San Giovanni a Catanzaro, è stato presentato il progetto scientifico promosso da sei club rotariani del Distretto 2102: la pubblicazione di un libro sulla storia millenaria del nostro passato che, incautamente definita Medioevo, ne ha sminuito la portata in termini di innovazioni e progresso dell'umanità.
Come sottolineato dalla Soprintendente dei Beni Culturali Catanzaro e Crotone, dott.ssa Stefania Argenti, i sei club hanno rappresentato, con la pregevole iniziativa, la necessità di operare in maniera concreta per lo sviluppo culturale del territorio lavorando assieme, senza rivendicazioni di tipo campanilistico. Il territorio analizzato è quello del medio Jonio calabrese, avente a riferimento i club Rotary: Catanzaro, Catanzaro Tre Colli, Crotone, Corigliano - Rossano - Sybaris, Rossano Bisantium, Santa Severina. La Soprintendente ha anche messo in evidenza quanto sia necessario trasmettere buone pratiche e sensibilizzare il territorio, così come in maniera efficace stia facendo il Rotary del Distretto 2102.
L’evento ha preso l’avvio dopo i saluti della presidente del Rotary Catanzaro, Francesca Ferraro e del presidente del Rotary Catanzaro Tre Colli, Rocco Reina, proseguendo con quelli rappresentati dal dott. Salvatore Bullotta per il Comune di Catanzaro, patrocinante l’iniziativa.
Il coordinatore del progetto, Salvatore Foti, past-president del Rotary Crotone, ha spiegato che il periodo in esame è stato definito "Sconosciuto" perché, soprattutto nell'area del medio Jonio calabrese, pur assumendo caratteristiche originali come frontiera, per almeno due secoli, tra il mondo occidentale e quello orientale, è rimasto patrimonio di pochi accademici e poco noto al grande pubblico. Per la stesura dei testi i club Rotary si avvarranno dell'opera di archeologi, storici ed esperti di alto profilo. A cura dei sei club verranno pubblicate 1500 copie del libro, gran parte delle quali verranno donate alla Pubblica Amministrazione (Musei ed Enti locali) ad Enti Ecclesiastici e ad Associazioni benemerite, quando fossero le responsabili delle gestioni dei Beni culturali inseriti nella pubblicazione.
Le relazioni introduttive sono state affidate al dott. Gregorio Aversa (direttore del Museo Archeologico di Crotone) e al Prof. Vincenzo Naymo, che hanno provveduto ad illustrare l’inquadramento storico-topografico del progetto. Gli interventi hanno riguardato: il sistema delle torri costiere, a cura del dott. Francesco Cosco; Scolacium, Squillace e i Loci Cassiodorenses, a cura della dott.ssa Chiara Raimondo; Catanzaro e la Chiesa di Sant’Omobono, a cura del dott. Alfredo Ruga. Tutti gli interventi sono stati apprezzati dalla qualificata e foltissima platea, con una consistente parte costretta a rimanere in piedi pur di poter apprezzare le relazioni che, pur con scopo divulgativo, hanno dato, con sostanza e scientificità, nuove chiavi di lettura fondate su recenti scoperte archeologiche e storiche.
Ha concluso i lavori il prof. Alfredo Focà, Past-Governor rotariano, che ha ricordato come nella sua esperienza di docente presso l’Università Magna Graecia di microbiologia, ha valorizzato, con il corso a lui affidato di storia della medicina, tutti quei medici ante litteram che, proprio in epoca medioevale, hanno portato fondamentali innovazioni al pensiero e alla cultura medica. Il prof. Focà ha anche sottolineato l’alto valore culturale dell’iniziativa che afferisce alla prima azione, definita di pubblico interesse, che incoraggia ogni Rotariano a trovare modi per migliorare la qualità della vita delle persone in seno alla comunità in cui vive e ad agire a beneficio comune. È questa la finalità che accomuna i sei club del Distretto 2102 ad un unico obiettivo, quello della promozione culturale e umana del proprio territorio.
Il progetto sarà illustrato negli altri luoghi dell’area presa in considerazione con date fissate in giugno: il 17 a Corigliano e il 22 a Crotone e consentiranno ad altri prestigiosi professionisti, coinvolti nel progetto, di raccontare aspetti del Medioevo con preziosi contributi scientifici. Sono, infatti, coinvolti anche: il dott. Francesco Cuteri (Rossano), il dott. Eugenio Donato (sistema difensivo costiero), il dott. Antonio Aprelino (Castello di Corigliano) , la Prof.ssa Marilisa Morrone (Santa Severina).
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