Mellea (FdI): "Il decreto Zan si ferma"

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  27 ottobre 2021 21:07

"Il cammino del Ddl Zan si ferma al Senato, grazie all’impegno parlamentare di Fratelli d’Italia che, con il voto segreto richiesto insieme alla Lega, ha fatto scoppiare nello stesso centrosinistra le contraddizioni di una legge fatta malissimo, il cui contenuto ideologico non ha nulla a che vedere con il tema della tutela dei diritti”. E’ quanto afferma il coordinatore del Dipartimento provinciale Politiche sociali di Fratelli d’Italia Stefano Mellea, che prosegue: “Come abbiamo denunciato più volte la legge Zan non puntava solo a contrastare la discriminazione e le violenze per gli orientamenti sessuali e le violenze di genere - reati su cui c’è già l’efficace tutela del codice penale - ma soprattutto ad affermare l’ideologia lgbt anche tra le generazioni più giovani, entrando a gamba tesa nell’educazione dei ragazzi, per insegnare loro a vivere in una società in cui padri e madri diventano genitore 1 e 2, e in cui conta l’identità di genere, non ciò che si è ma ciò in cui ci si riconosce".

"E ancora una legge liberticida, che colpisce non la discriminazione ma la libertà di espressione, mettendo il bavaglio a tutti coloro che non vogliono allinearsi al pensiero dominante. E’ una vittoria importante - conclude Mellea - che ha visto al fianco sia chi si è opposto in aula, sia chi è sceso in piazza come Fratelli d’Italia e i ragazzi di Gioventù nazionale che da subito si sono opposti a questo disegno di legge che rappresentava una forzatura ideologica gravissima, tanto che gli stessi promotori hanno rifiutato di dialogare su una normativa che avrebbe garantito il rispetto di ogni orientamento sessuale salvaguardando la libertà di espressione e non condizionando le scelte educative delle famiglie”.

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