"La “Scuola” nel Paese e, soprattutto, nella nostra Regione, è chiamata ad integrare saperi storici ed emergenti, la cultura di appartenenza e di comunità diverse. La “Scuola” deve, però, essere messa in grado di sostenere strategie didattiche finalizzate a garantire ad ogni alunno/persona una individuale forma di “eccellenza cognitiva”, fatta di competenze ed abilità spendibili in micro/macro contesti, per lo sviluppo economico, sociale e civile della società/comunità". Così in una nota di Francesco Mercurio, Direttore generale Ministero Istruzione.
"La Regione Calabria, - prosegue - che presenta ancora aspetti significativi di dispersione sociale, educativa, formativa, ha bisogno: di una “politica alta”, di servizio alla persona, capace di delineare percorsi strategici la cui finalità è soltanto il “bene comune”, che, d’altronde, è il “fine ultimo” della politica; del ripensamento del diritto allo studio, sancito dalla nostra Costituzione garantista e solidarista, inserito nel novero dei diritti sociali, garantendo l’estensione erga omnes dell’offerta di istruzione".
"Credo che la nostra Regione - evidenzia - debba rendere esigibile un suo progetto di governo impostato sulla “valorizzazione dei talenti”, sulla primarietà del lavoro e sulla generalizzazione di tre “beni comuni”, che sono a fondamento del diritto di cittadinanza: “salute”,come un “diritto naturale” propedeutico ad ogni altro diritto fondamentale; “istruzione/formazione”, intesa come “lifelong learning” (apprendimento permanente); “legalità”, nella sua accezione di conoscenza dei diritti e dei doveri. Ciascun calabrese, con questi valori e questi propositi ben fissi nella propria mente, è chiamato ad esercitare il proprio diritto di scelta delle forze politiche che dovranno governare la nostra Regione. In questo quadro, il mio amore per la Calabria e l’esperienza acquisita in questo settore mi fanno ritenere doveroso contribuire ad indicare le direttrici/azioni prioritarie per realizzare un vero cambiamento nella consapevolezza che, se è vero, come è vero, che occorre un cambiamento, esso non può che nascere dalla scuola. Occorre promuovere una nuova Legge regionale sul diritto allo studio".
"La Scuola deve assumere un “ruolo centrale” e di traino per la crescita dell’intera Regione - sottolinnea - per essere vista come la comunità del futuro flessibile, digitale e di alta qualità, soprattutto nelle periferie, fornendo opportunità agli studenti più svantaggiati. Ciò rende indispensabile l’utilizzo di tutte le risorse finanziarie disponibili (Regione e Comunità Europea) e quelle future ed ingenti del PNRR. Il necessario innalzamento del livello qualitativo delle scuole - conclude - va perseguito con una efficace “azione di sistema” per creare una visione comune e puntare ad una ”rivoluzione culturale” (es.: “cultura ecologica”), operando in sinergia con: Ufficio Scolastico Regionale; altri Assessorati ed altre Istituzioni (es.: Magistratura; Mondo del lavoro; ecc.). Il trend di crescita della dispersione scolastica va invertito incentivando progetti su: legalità; musica; teatro; sport e salute; handicap, ecc.. La mia esperienza lavorativa vissuta per dieci anni in Calabria dimostra che tutto ciò è possibile pensando “in grande” ed operando per il “bene comune” e con “pensiero positivo”.
Francesco MERCURIO è nato a Catanzaro; dal 1992 è dirigente nel Ministero dell’Istruzione. Autore di numerosi articoli e pubblicazioni, nel periodo 2004 - 2013 è stato Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria. In seguito, fino al luglio 2021 ha ricoperto l’incarico di componente del collegio dei revisori dei conti presso l’Agenzia Spaziale Italiana. Oggi è direttore generale al Ministero dell’Istruzione. Appassionato di sport, è stato arbitro di calcio dal 1975, assistente dell’Arbitro in incontri di calcio di serie A, B e internazionali e Dirigente Settore Tecnico dell’Associazione Italiana Arbitri. E’ molto legato alla sua terra d’origine dove torna spesso e non perde occasione di offrire il suo contributo propositivo per la rinascita della Calabria.
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