“Metamorphosis. Il progetto dei Beni confiscati alle mafie”, la mostra sarà curata dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria

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Locandina programma mostra Metamporohosis
  14 gennaio 2020 11:57

Nell’ambito del programma “Call mostre spazio Gino Valle” dell’Università IUAV di Venezia, il Laboratorio di ricerca Landscape_inProgress del Dipartimento Architettura e Territorio dArTe dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, curerà la mostra “METAMORPHOSIS. Il progetto dei Beni Confiscati alle Mafie”, 14 -31 Gennaio 2020. La mostra costituisce una prima sintesi sugli esiti di oltre tre anni di attività didattica e di ricerca che ha visto coinvolti studenti, Enti e Associazioni volontaristiche della Calabria.

In particolare è articolata in tre sezioni: Sezione introduttiva sui beni confiscati in Italia e focus sulla Città Metropolitana di Reggio Calabria; Sezione fotografica, a cura del fotografo Armando Perna, concepita come racconto dei beni oggetto di studio sotto i possibili aspetti figurativi e antropologici.  Sezione progettuale, composta da una sintesi di: SPERIMENTAZIONI DIDATTICHE con gli studenti della Mediterranea-Dip. dArTe, concepite come riconfigurazione architettonica di una serie di edifici confiscati, collocati in aree periferiche;

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PROGETTO MESTIERI LEGALI su un terreno confiscato lungo il fiume Mesima, nel comune di Rosarno (RC), risultato di una convenzione con il Consorzio Macramè, un’importante rete di più di 30 cooperative sociali e agricole che operano concretamente nella sfida per l’affermazione della legalità, gestendo beni confiscati alla mafia. Il progetto Mestieri legali si configura come un frammento di parco agricolo fluviale, concepito come una Communitas della biodiversità, nella quale sono previste attività educative, formative e per il tempo libero, connesse alla produzione agricola e all’integrazione di lavoratori migranti; Progetti e realizzazioni di architetture effimere all’interno della prima edizione dell’International Summer School JointLandscape#BENICONFISCATI svoltasi in collaborazione con l’Università Ain Shams del Cairo e il Consorzio Macramè.

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IMPRONTE A SUD – WELFARE LAB interessa un edificio confiscato, concesso dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria al Consorzio Macramè, e si configura come una prima esperienza di welfare di comunità a Reggio Calabria, una sperimentazione ampia ed eterogenea che oscilla dalla semplice aggregazione della domanda di servizi a vere e proprie forme di mutuo aiuto, fino a forme di collaborazione attiva. All’interno dell’immobile saranno realizzate, infatti, differenti attività, tra loro interconnesse e legate da un filo conduttore unico: l’attenzione ai bisogni della comunità e alla sua crescita in termini di sviluppo, opportunità, diritti, responsabilità condivisa.

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La quantità dei beni confiscati in Italia, hanno dichiarato i responsabili scientifici, costituisce un patrimonio edilizio i cui connotati funzionali ed estetici sono tutti da ripensare in un’azione di riappropriazione di spazi legali e urbani. Il Laboratorio di ricerca Landscape_inProgress, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, sta sviluppando da diversi anni uno specifico lavoro sul patrimonio esistente sottoposto ad azione giudiziaria di confisca per reati legati a pratiche criminali, in particolare nella città Metropolitana di Reggio Calabria. Tali beni – residenze, manufatti industriali e commerciali, terreni agricoli – sono il risultato d’investimenti di risorse finanziarie non trasparenti, abitati da attori che si muovono fuori dalla convivenza civile.

Il senso più profondo è quello di trasformare gli epicentri della corruzione e del brutto in punti di riferimento positivi per la collettività, in un nuovo rapporto tra etica ed estetica. I paesaggi di una parte del territorio calabrese sono spesso il racconto di violenza e di arroganza, l‘esempio plastico della distorsione mafiosa, ripensarli nella loro configurazione estetica e funzionale restituisce grande forza civile, culturale ed etica alle nuove generazioni e il senso stesso di riappropriazione dei luoghi. Ciò mette al centro il ruolo che l’Architettura, le Istituzioni e l’Università possono avere nel creare una nuova sensibilità e sviluppare azioni positive nei territori interessati da questi fenomeni.  In occasione del vernissage – 14 gennaio ore 14.30 - è previsto un seminario di approfondimento con il gruppo di ricerca e la presenza di: Alberto Ferlenga (Magnifico Rettore IUAV Venezia), Adolfo Santini (Direttore dipartimento dArTe) Gianfranco Neri (prof. Università Mediterranea di Reggio Calabria), Goiacchino Criaco (scrittore), Roberto Giarola (Delegato Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata), Giancarlo Rafele, Giuseppe Carrozza, (Consorzio Macramè). Patrocini: Università Mediterranea di Reggio Calabria - IUAV Venezia - Consiglio Regionale della Calabria - Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata - Città Metropolitana di Reggio Calabria - Comune di Reggio Calabria - Fondazione CON IL SUD. Laboratorio Landscape_inProgress, Responsabili scientifici e Curatori | Prof. Ottavio Amaro, Prof. Marina Tornatora, Gruppo di Ricerca | Ph.D.s Blagoja Baikovskj, Ph.D. Alessandro De Luca, Ph.D. Domenico Fazzari, Ph.D Francesco Leto, Ph.D.s Moataz Samir,| Ph.D. Cristiana Penna; Collaboratori | Michele Bagnato, Milano, Matteo Milano, Cecilia Coppola, Davide Villari, Camillo Leone, Alessandro D’Avola, Rossella Panetta e Foto di Armando Perna.

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