di SETTIMIO PAONE
Una mattinata di inizio giugno decisamente particolare per la costa ionica calabrese, dove il mare si è risvegliato immerso in un velo bianco e misterioso: è tornata la “lupa di mare”, fenomeno atmosferico affascinante e sempre più raro che ha interessato in queste ore Soverato, Montepaone Lido, Montauro bassa e il quartiere Lido di Catanzaro.
Questa nebbia marina, che per qualche ora ha avvolto l’intero litorale in un’atmosfera surreale, si forma quando aria calda e umida si sposta lentamente sopra la superficie del mare ancora fredda – questa mattina, infatti, le acque ioniche registravano una temperatura di circa 21,5°C – dando origine a una condensazione visibile, simile a un banco di nebbia che si spinge fino alla costa.
Il termine "lupa" ha origini antiche e suggestive. Fu usato per la prima volta dai marinai siciliani che, vedendola avanzare dal largo verso terra come una predatrice silenziosa, le attribuirono un nome potente e quasi mitologico. Oggi come allora, la sua comparsa rappresenta uno spettacolo capace di incantare.
Numerosi i cittadini e i turisti che, dalle prime luci dell’alba, si sono fermati ad osservare e fotografare il fenomeno, che avvolge barche, bagnanti e stabilimenti balneari in una luce lattiginosa, sospesa tra realtà e immaginazione. I social network si sono riempiti in poche ore di immagini della “lupa” che, come una carezza silenziosa, ha coperto Soverato con la sua nebbia.
Dal punto di vista meteorologico, la giornata è proseguita con cielo sereno e leggere foschie, venti provenienti da ovest-sud-ovest a circa 7 nodi e mare poco mosso. La "lupa", come spesso accade, si è dissolta gradualmente con il salire del sole, lasciando spazio a una classica giornata estiva. Fenomeni come questo non solo rappresentano un’occasione per riflettere sulla bellezza e complessità della natura, ma sono anche un richiamo forte per il turismo esperienziale: chi si trovava stamani sulla spiaggia di Soverato ha potuto vivere un momento unico, testimone di un fenomeno raro e poetico.
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