di PAOLO CRISTOFARO
Conferenza stampa del Magna Graecia Film Festival con Barbara Chichiarelli, madrina dell'evento e attrice divenuta popolare per il suo ruolo in "Suburra" e poi con Marco D'Amore e Francesco Ghiaccio, che insieme hanno invece presentato il film "Dolcissime".
"Suburra è stato il primo amore, il ruolo di un certo livello, impegnativo, che mi ha consentito di affacciarmi al mondo del cinema", il commento di Barbara Chichiarelli rispetto al rapporto con le sue produzioni. "Essere madrina di questo Festival è un po' come 'proteggere' il Festival, accompagnare l'evento, gli artisti, le serate. Essendo poi un appuntamento che arriva dopo i mesi di lockdown significa essere un po' anche madrina della ripartenza", ha spiegato.
Nel dibattito con la Chicchiarelli anche il tema del rapporto tra serie tv, cinema e televisione. "Mi auguro che non si perda totalmente l'abitudine di frequentare fisicamente il cinema, come luogo in sé. Certo, stare a casa e vedere le serie tv ha aspetti di comodità, ma anche questa tradizione, quest'abitudine di andare al cinema spero non si perda, anche se magari sarà rivisitata e cambiata nelle dinamiche organizzative", ha detto.
Dibattito, poco dopo, con Marco D'Amore - noto per il suo ruolo cinematografico in "Gomorra", che domani presenterà il film "L'immortale" - e il regista Francesco Ghiaccio, per parlare del loro lavoro in comune, la pellicola "Dolcissime", un film dedicato ad alcuni aspetti delicati della realtà giovanile, in questo caso le protagoniste sono ragazzine un po' sovrappeso che fanno a pugni con la realtà quotidiana per superare la loro difficoltà nell'accettarsi. Aspetti, quelli della famiglia e dei giovani, molto cari ai testi di Ghiaccio e D'Amore. "Abbiamo sperato che quanto raccontato nel film possa servire a chi guarda, a chi magari soffre per le medesime problematiche, per superare questi momenti, per trovare il coraggio di credere nella propria diversità e nell'accettarla", ha spiegato Ghiaccio.
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