di FRANCESCO IULIANO
Non ha sbagliato chi, in qualche occasione, lo ha definito un “animale da palcoscenico”. Un titolo che si dà, soprattutto a quegli attori che quando vanno in scena si sentono a loro agio e quando la loro espressività giunge diretta ed è capace di catalizzare l’attenzione del pubblico. Beh, Alessandro Haber è tutto questo.
Lo ha fatto vedere anche questa mattina, non su un palcoscenico, ma presenziando la consueta conferenza stampa di presentazione del film serale in concorso. Appena arrivato, si è scusato per il ritardo. «Sono una persona che ci tiene alla puntualità – ha detto con dispiacere – e mi fa arrabbiare (non è stato proprio questo il termine usato da Haber) far aspettare le persone specie se il ritardo non è dipeso da me». A Chiara Fera, il compito di moderare l’incontro con Haber e il regista del film “In viaggio con Adele”, Alessandro Capitani.
«Ogni film è un viaggio. Quello con Capitani è stata un’impresa perché non è facile per nessuno girare un film in quattro settimane. Per fortuna che Alessandro Capitani è stato bravo a dirigere tutti noi mettendo in campo una calma che gli appartiene».
Nel racconto di come il film è nato, Alessandro Haber non si è lasciato scappare l’opportunità di lanciare qualche critica alla distribuzione del film. «Per fare questo film è stato come fare una via Crucis. La distribuzione poi non ci ha aiutato. Al di là delle promesse iniziali, siamo usciti con 38 copie in sale di merda, in posti allucinanti,multisale. Non è uscito un trailer, non è uscito un manifesto. Solo un passaggio su Sky e la partecipazione a qualche festival. Il film, invece, è un lavoro che merita, fatto da attori bravi come Sara Serraiocco, Isabella Ferrari e Patrice Leconte».
“In viaggio con Adele”, è l’opera prima di Alessandro Capitani, giovane regista, già conosciuto e riconosciuto dal cinema italiano. «Avere a che fare con grandi attori e con un attore come Alessandro Haber – ha commentato Alessandro Capitani – è stata un’esperienza super formativa. Con lui ho avuto un rapporto padre-figlio. Rispetto ad altri registri io ho avuto la fortuna di frequentare Alessandro (Haber, ndr) nella vita di tutti i giorni. Ero sempre a casa sua, guardavamo insieme le patite, cenavamo insieme. Un periodo che mi è servito per osservarlo»
Poi, pur rimanendo nel racconto del film, Haber ha messo sul tavolo alcune sue riflessioni sulla famiglia, sull’amore, sul legame che ha con sua figlia Celeste raccontando aneddoti di vita privata. «Credo di non essere un buon padre. Non riesco a dire i no come credo che facciano tutti gli altri genitori. Forse recito la parte di un padre».
Il programma della giornata prevede alle 18.15 la presentazione, negli spazi del Blanca Cruz di Caminia, del libro di Leonardo Colombati "Bruce Springsteen dal titolo “Come un killer sotto il sole" edito da Mondadori.
Alle 21.30, presso l'area porto, la proiezione del documentario "Calabria delle meraviglie" realizzato nell'ambito del piano di comunicazione del Consiglio regionale. Sarà presente il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto. A seguire la proiezione del film "In viaggio con Adele" di Alessandro Capitani.
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