di CLAUDIA FISCILETTI
Location d'eccezione per la masterclass di questo pomeriggio con il regista Peter Greenaway. Se, infatti, in questa edizione del Magna Graecia Film Festival, le masterclass si erano sempre tenute nel chiosto del Complesso monumentale del San Giovanni, per quella di oggi è stato scelto il Supercinema di Catanzaro che, per la rassegna giunta al suo 18esimo anno, ha ospitato la sezione Opere prime e seconde internazionali.
Moderata da Silvia Bizio, che ha selezionato i film per la sezione Opere prime e seconde internazionali di questa 18esima edizione, la masterclass con Greenway è partita dal concetto di immagine del regista e di quanto questa sia comunicativa al pari della parola, da qui ne deriva anche il potere comunicativo del cinema. Lo fa con il supporto di alcun clip tratte dai suoi lavori ma, prima di entrare nel vivo dell'incontro, Greenaway sottolinea: "Ho grande amore e ammirazione per L'Italia, in cui vengo da almeno 16 anni. Mi ha colpito la sua cultura artistica e l'arte che ha almeno 3mila anni. Da ragazzino, avevo 13 o 14 anni, ho iniziato proprio con la pittura".
"Ho quasi 80 anni e da almeno 50 porto avanti l'idea che sia possibile fare del cinema con le sole immagini", continua Peter Greenaway che, a supporto della sua tesi, ha portato una serie di clip. La prima riguarda le bombe nucleari: "Sono stato sorpreso nel constatare quante bombe nucleari fossero state lanciate sulla terra".
Il secondo clip si rifà ad una guerra civile italiana, quella tra guelfi e ghibellini e al fenomeno della costruzione delle torri per proteggersi dagli attacchi: "Sono attirato dal tema della morte quindi sto facendo ricerche a riguardo, non farò un film sugli zombie ma è un tema che mi sta interessando sempre più, anche per la mia età". Nella terza clip la passione per l'arte e per il cinema di Greenaway si fondono poiché si basa interamente sull'opera di Leonardo Da Vinci, l'Ultima cena.
L'ultimo clip è il trailer del film in cui Greenaway racconta la storia dell'artista rumeno Brancusi, che fece un viaggio a piedi da Bucarest a Parigi e anticipa: "Proprio ieri ho ricevuto una telefonata di Morgan Freeman, mi ha detto che accetterà il ruolo di Giacobbe nel film".
L'incontro continuerà alle ore 21, sempre al Supercinema con la proiezione del film 'L'alfabeto di Peter Greenaway', un ritratto intimo di Greenaway, diretto dalla moglie Saskia Boddeke, che scava in quella che è una delle menti più multiformi e interessanti del cinema e dell’arte contemporanea.
Gli appuntament continueranno:
Arena Porto - Presentazione del libro "Perché parlavo da solo" di Paolo Bonolis. Intervista di Giovanni Minoli a Paolo Bonolis. Ore 21:30
Opere prime e seconde italiane: 'Sul più bello'
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