di FILIPPO COPPOLETTA
Per la terza volta, l'egittologo più importante e noto del mondo, Zahi Awass, torna nel capoluogo calabrese e lo fa, ancora una volta, in occasione del Magna Graecia Film Festival, la kermesse cinematografica, ideata e diretta da Gianvito Casadonte, giunta quest'anno alla sua 19esima edizione.
Awass torna a Catanzaro per presentare il documentario “Tutankhamon. L'ultima mostra”, in programma stasera alle 19 al Supercinema. Ieri sera, l'egittologo ed ex Ministro dell'Antichità dell'Egitto, è salito sul palco del festival catanzarese, accolto da fragorosi applausi, insieme al noto cantautore Manuel Agnelli, grande appassionato di antichità egizia, che nel documentario in questione ha curato il doppiaggio italiano.
In un'intervista esclusiva ai nostri microfoni, Awass ha svelato l'amore che nutre per la città di Catanzaro nella quale, ha detto, «si sente a casa», aggiungendo poi un'importante anticipazione relativa a nuove scoperte su Tutankhamon che saranno svelate nel dettaglio solo nei prossimi mesi ed esattamente a cento anni dal ritrovamento del faraone. Awass, per i pochi a non saperlo, è fortemente legato alla figura di Tutankhamon. All'egittologo si deve infatti la scoperta della genealogia del cosiddetto Golden Boy, grazie alle analisi che Awass ha condotto sul Dna di alcune mummie egizie.
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