di CARLO MIGNOLLI
La seconda serata della XXII edizione del Magna Graecia Film Festival, diretta da Gianvito Casadonte, ha avuto come protagonista una delle figure più significative del cinema italiano: Margherita Buy, attrice raffinata, pluripremiata e, da poco, anche regista. Sul palco del festival a Soverato, accolta da un pubblico caloroso, Buy ha raccontato la sua nuova avventura dietro la macchina da presa, dialogando con il giornalista Fabrizio Corallo.
Ma la serata, condotta con ritmo e calore da Carolina Di Domenico e Marco Maccarini, si è aperta con un importante momento di riflessione. Sul palco, infatti, sono saliti il questore di Catanzaro Giuseppe Linares e la portavoce della Questura, Commissario Capo Giulia Ceravolo, per sensibilizzare il pubblico sul delicato tema della violenza di genere. Un’iniziativa significativa, che ha confermato lo spirito sociale oltre che culturale del festival.
Margherita Buy: “Un festival così valorizza i territori dimenticati e le nuove generazioni”
Per la prima volta ospite del MGFF, Margherita Buy si è detta entusiasta: «Festival come questo portano attenzione al cinema in regioni di cui si parla poco. È importante valorizzare territori che, spesso, sono dimenticati. So che questo è un festival nato per le opere prime e seconde, quindi con uno sguardo attento a chi comincia. Non ero mai stata qui, anche se sono stata invitata più volte, e sono molto contenta: mi sembra ben organizzato. Far conoscere i nuovi attori, le nuove generazioni – non me, che ormai sono una “vecchiona” – è sempre fondamentale», afferma con ironia.
Con sette David di Donatello, otto Nastri d’Argento e una carriera che l’ha resa un punto di riferimento del nostro cinema, Buy ha recentemente debuttato come regista con “Volare”, un film ispirato a una sua paura personale: «Il film nasce dalla mia fobia di volare. Ho fatto tanti corsi delle compagnie aeree, ma non sono mai riuscita a superarla. Così ho deciso di esorcizzarla con una commedia leggera, divertente, che raccontasse finalmente me stessa, dopo che tanti registi l’hanno fatto attraverso di me», dichiara.
Alla domanda su un eventuale secondo film da regista risponde: «Non ho ancora trovato una storia che senta davvero di voler raccontare, ma sono attratta dal passato. Ho un’anima piuttosto malinconica».
La musica di chiamamifaro scalda la serata
Dopo l’incontro con Buy, il pubblico ha assistito alla performance musicale dalla giovane cantautrice chiamamifaro, nome d’arte di Angelica Gori, figlia di Cristina Parodi e Giorgio Gori, reduce dalla partecipazione ad Amici di Maria De Filippi. Accompagnata alla chitarra da Francesco Petrinoni, ha eseguito due dei suoi brani più amati: “Acqua Passata” e “Leone”.
«Non è la prima volta che vengo in Calabria, ma è la prima a Soverato. Ho avuto il tempo di godermi la città, il mare: è un posto splendido. Sono felice di essere qui, amo i festival in ogni loro forma e per me è un onore essere stata invitata», dichiara la giovane cantautrice.
“Familia” sul palco con Francesco Costabile e Francesco Di Leva
A seguire, la proiezione di “Familia”, film diretto dal regista cosentino Francesco Costabile, tratto dal libro Non sarà sempre così di Luigi Celeste. Una pellicola intensa che affronta il tema della violenza domestica e delle relazioni familiari tossiche.
«Sono felice di tornare in questo festival, dove ero già stato con il mio primo film. Per me è importante incontrare il pubblico calabrese. Sto scrivendo una nuova sceneggiatura da ambientare proprio qui», spiega Costabile, aggiungendo: «La Calabria Film Commission sta facendo un lavoro eccellente. Quando ero giovane non c’erano mai fondi, ora invece tante produzioni vengono ospitate nella nostra regione. È un grande passo avanti».
Sul palco anche Francesco Di Leva, interprete del film e David di Donatello come miglior attore non protagonista: «Con questo film Costabile mi ha dato la possibilità di schierarmi dalla parte del bene. È un’opera che dice no alla violenza e che ci porta a riflettere su cosa non devono fare i padri», dichiara.
Parlando dell’attore catanzarese Francesco Colella, con cui ha recitato nella serie Il Gattopardo, aggiunge: «È un attore strepitoso, uno dei migliori in circolazione. La Calabria deve essere orgogliosa di lui».
Nicola Giuliano: “Il primo film è l’aurora di un talento”
A chiudere la serata, l’intervento del produttore Nicola Giuliano, premio Oscar per La grande bellezza: «Il discorso sulle opere prime e seconde è fondamentale: è il momento in cui il nostro lavoro prende davvero forma. Accompagnare l’inizio di una carriera è il cuore della nostra missione», afferma.
Applausi a scena aperta quando svela un progetto in lavorazione: «Stiamo realizzando, con il sostegno della Regione Calabria, un docufilm su Rino Gaetano, diretto da Giorgio Verdelli. Lo porteremo qui al festival il prossimo anno».
Gli appuntamenti di stasera
La serata di lunedì 28 luglio vedrà sul palco Kim Rossi Stuart, attore e regista vincitore di David di Donatello, Nastri d’Argento e Globi d’Oro, insieme all’attrice Barbara Chichiarelli, premiata con il Ciak d’oro nel 2020. Sarà proiettato il terzo film in concorso, “Nonostante” di Valerio Mastandrea, con gli attori Lino Musella, Francesca Manzini e Peppe Lanzetta.
Al Supercinema, dalle 18.30, spazio ai documentari e ai corti: in programma “Gelsomino è Donna”, progetto scolastico del Polo “Dea Persefone Zanotti Bianco” diretto da Federica Ponnetti, e “REAL” di Adele Tulli, nella sezione documentari. A seguire, una rassegna di cortometraggi a cura del Picentia Short Festival.
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