"Si parla tanto di malasanità, e in parte è vero. Ma io posso dire di aver conosciuto la buona sanità. Quella che ti salva la vita e ti fa sentire una persona, non un numero"
06 agosto 2025 11:03di FILIPPO COPPOLETTA
Ci sono storie che meritano di essere raccontate non solo per il dolore che attraversano, ma per la luce che riescono a emanare nonostante tutto. È il caso di Maria Catanzaro, una donna che ha vissuto giorni difficilissimi nello scorso mese di luglio, ma che oggi può dire, con voce piena di riconoscenza: "Mi hanno salvato la vita".
Tutto è cominciato l’11 luglio, con una febbre apparentemente innocua. Ma il suo corpo mandava segnali preoccupanti: pesantezza al petto, stanchezza crescente, difficoltà a camminare. I primi accertamenti sul cuore e sui polmoni non portano a nulla. Solo dopo diversi giorni, e grazie alla determinazione del marito Giuseppe, sanitario lui stesso, arriva il sospetto: qualcosa di neurologico.
Il 30 luglio, la svolta. Maria, ormai quasi paralizzata, con difficoltà a parlare e deglutire, viene visitata dal neurologo dott. Pirritano, che capisce subito che la situazione è grave. Dopo una risonanza magnetica, emerge la diagnosi: una rara infezione al midollo spinale, che evolve nella Sindrome di Guillain-Barré, una patologia neurologica che può colpire il sistema nervoso periferico e portare rapidamente a paralisi respiratoria.
"Mi hanno detto chiaramente: se non fossi arrivata in ospedale in quel momento, sarei potuta finire intubata e paralizzata a vita. Invece sono viva, e lo devo a loro".
La tempestività è stata cruciale. Già sabato mattina, Maria viene sottoposta a prelievo del liquor e, vista la gravità, immediatamente alla plasmaferesi, una terapia intensiva che consiste nel filtrare il sangue per rimuovere gli anticorpi nocivi. Il tutto reso possibile da una squadra straordinaria.
Maria non ha dubbi: "Il personale dell’Ospedale Pugliese è stato impeccabile, umano, umile. Non solo i medici, ma anche infermieri, OSS, personale del centro trasfusionale: tutti hanno fatto il possibile e l’impossibile per me".
I suoi ringraziamenti si fanno nome e cognome, partendo dalla dottoressa Scarpelli, medico di base che per prima ha intuito la gravità del caso e ha insistito per il ricovero urgente. Poi c'è la dottoressa Zaccone, in servizio al pronto soccorso: "Non mi ha mai lasciata sola, ha seguito la mia situazione con professionalità e una dolcezza che non dimenticherò mai".
La gratitudine di Maria è anche e soprattutto per i neurologi Pirritano, Frontiera, Le Piane, il primario Bosco, che l’hanno seguita con competenza e dedizione in ogni fase.
Contributo imprescindibile e prezioso quello del personale del Centro Trasfusionale, il cui operato è spesso nascosto: "Mi accarezzavano la mano durante la terapia, mi chiedevano se volevo un sorso d’acqua. Ti senti vista, amata, curata".
Maria ha trascorso 12 giorni in ospedale: intensi, difficili, a volte devastanti. Ma sempre circondata da una rete di cura e di umanità. "Si parla tanto di malasanità, e in parte è vero. Ma io posso dire di aver conosciuto la buona sanità. Quella che ti salva la vita e ti fa sentire una persona, non un numero".
Oggi è a casa, affronta un percorso di riabilitazione lungo e faticoso, ma con una consapevolezza nuova: "Non cammino ancora bene, ma cammino. E so che ogni passo è anche merito loro".
"Vorrei che tutti sapessero cosa significa avere a che fare con medici e operatori sanitari che uniscono la competenza all’umanità. Non si tratta solo di terapie, ma di come ti parlano, di come ti guardano, di come ti fanno sentire viva quando stai per spegnerti".
La testimonianza di Maria Catanzaro è un inno alla sanità che funziona, fatta di eccellenze, ma anche – e soprattutto – di persone che sanno amare il proprio lavoro e i pazienti che assistono.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736