Una donna di 52 anni, assegnataria regolare di un alloggio popolare ATERP dallo scorso settembre 2024, denuncia una grave situazione di bullismo condominiale e molestie continuate in Via F. Greco, a Catanzaro Lido, nei pressi della chiesa di Santa Rita.
Secondo quanto raccontato dalla donna, alcune famiglie del condominio tenterebbero in tutti i modi di cacciarla dall’abitazione per poterla occupare abusivamente. Si tratterebbe di soggetti che, in passato, avrebbero già occupato l’immobile dopo la morte della precedente inquilina, una donna anziana.
“Da quando sono arrivata – racconta – subisco minacce, aggressioni verbali e atti di bullismo. Non ho mai denunciato prima per quieto vivere, ma la situazione è diventata insostenibile”.
La donna riferisce anche che la famiglia che la starebbe vessando ha coinvolto altri vicini, creando una vera e propria rete di controllo e intimidazione. Ogni suo movimento viene osservato e monitorato: “Escono per fotografare le auto nei pressi della mia abitazione, ascoltano le mie conversazioni e si trattengono fuori per sorvegliarmi. Controllano chi entra e chi esce da casa mia. Mi sento sola e non protetta”.
A causa di questo clima ostile, è costretta a modificare continuamente i percorsi per uscire e rientrare a casa, a cambiare abitudini e a vivere nella paura costante di subire nuove aggressioni. “Sono vittima di un vero e proprio accerchiamento – aggiunge – mi stanno cambiando la vita, le abitudini, tutto. Dopo una lunga storia di stalking, mi ritrovo in una situazione simile. È bullismo, organizzato e continuato”.
La donna ha richiesto l’installazione di un sistema di videosorveglianza per documentare le continue vessazioni, ma si è vista costretta a interrompere i lavori per l’assenza del necessario permesso della Questura: “Mi hanno detto che devo fare richiesta, ma non si sa quanto tempo passerà. Intanto, ogni giorno rischio la mia sicurezza”.
Oltre alle molestie personali, segnala la presenza di strutture abusive nei pressi della sua abitazione: “Hanno costruito un cancello che mi impedisce perfino di accedere al retro di casa. La vicina di sopra mi ha detto che è il suo terreno e che non posso passarci, anche se è uno spazio comune. Qui è tutto abusivo”.
Il racconto mette in luce anche un uso distorto delle denunce: “Inventano accuse false, sostengono che vado a casa loro a fare gesti strani davanti alle telecamere, quando invece evito accuratamente quella parte del condominio. Passo sempre dall’altra entrata proprio per non avere contatti”.
Secondo la segnalazione, le famiglie coinvolte sarebbero almeno tre o quattro, per un totale di circa sette-dieci persone, tutte residenti nello stesso stabile: “È una vera e propria coalizione contro di me. Vogliono farmi crollare psicologicamente per lasciarmi l’appartamento e far tornare i precedenti inquilini che avevano occupato abusivamente. Ma io ho un contratto regolare, sono assegnataria a tutti gli effetti, questa casa mi è stata data dal Prefetto per motivi di sicurezza”.
In un appello rivolto alla nostra redazione e alle istituzioni, la donna chiede che si accenda l’attenzione su queste realtà invisibili: “Dove chi rispetta la legge viene lasciato solo e chi agisce nell’illegalità continua indisturbato”, conclude la donna.
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