Due imbarcazioni a vela, con a bordo complessivamente 64 migranti, sono state intercettate dalle unità navali della Guardia di finanza al largo della costa ionica crotonese.
Il primo episodio si è verificato nel tardo pomeriggio di ieri vicino a Capo Colonna dove un veliero di 12 metri battente bandiera di comodo francese, presumibilmente partito dalla Turchia, con 29 persone a bordo in prevalenza curdi iracheni e iraniani, è stato affiancato e abbordato da una vedetta della della Sezione operativa navale di Crotone. Dalla barca stavano evidentemente temporeggiando in attesa del buio per avvicinarsi alla costa e massimizzare la possibilità di far perdere le proprie tracce una volta a terra.
I finanzieri, che hanno anche individuato un presunto scafista, hanno preso il controllo del natante e, sotto scorta lo hanno condotto a Crotone per le operazioni di polizia a terra e l' attività di assistenza dei migranti. Il sospetto trafficante, di nazionalità turca, è stato sottoposto a fermo. Intorno a mezzanotte, poi, un pattugliatore del Gruppo aeronavale di Taranto, in cooperazione con una vedetta della Guardia di Finanza crotonese, ha bloccato nei pressi di Punta Alice una barca a vela simile alla precedente, battente vessillo turco, che si stava avvicinando con circospezione, approfittando della notte, dopo aver costeggiato per tutto il pomeriggio, in acque internazionali, la costa regionale.
Anche in questo caso dovrebbe trattarsi di una imbarcazione presumibilmente partita dalla Turchia, con a bordo 35 persone, fra cui un bambino e una donna. I finanzieri hanno individuato fra i migranti il probabile scafista, un cittadino ucraino, che era al timone della barca.
Alle operazioni di sbarco dei migranti sbarcati tra la serata di ieri e la notte scorsa nel porto di Crotone, coordinate dalla locale Prefettura, sono intervenuti funzionari della Questura assieme a personale dell'Ufficio Immigrazione, della Polizia Scientifica, della Squadra Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza, della Croce Rossa Italiana, della Capitaneria di Porto, dell'Arma Carabinieri, della Guardia di Finanza, nonché sanitario dell'Usca e dei Vigili del Fuoco.
Al termine delle prime operazioni di identificazione con foto e screening sanitario da parte del personale medico del 118, i primi 25 migranti, facenti parte dello sbarco di ieri sono stati accompagnati nel Regional Hub per la collocazione nei padiglioni di accoglienza, mentre quattro sono stati trattenuti da personale della Guardia di Finanza per gli adempimenti di competenza. Altri 34 migranti del secondo sbarco sono stati accompagnati nel Regional Hub e un cittadino ucraino è stato trattenuto perché ritenuto il presunto scafista del viaggio. I 59 stranieri accompagnati nel Centro di Accoglienza vanno ad aggiungersi agli oltre 500 presenti per i quali è in atto un'attività di ricollocamento in altre strutture del territorio nazionale attraverso il personale della Questura. L'attività è stata disposta dal Ministero in funzione di prossimi, consistenti arrivi di migranti da porre in quarantena e per i quali sono stati pianificati idonei servizi.
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