Migranti positivi trasferiti a Gasperina. La protesta dei residenti: "Non siamo pronti" (VIDEO)

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Un momento della protesta a Gasperina

L'hotel destinato a ospitarli si trova vicino a una scuola e a una chiesa. "Se qualcuno dovesse fuggire, diventeremmo subito zona rossa"

  30 settembre 2020 09:44

di PAOLO CRISTOFARO

Era prevedibile che la notizia, pubblicata nella serata di ieri sul nostro giornale, avrebbe agitato gli animi tra Montepaone e Gasperina, per l'ipotesi di trasferire 31 migranti positivi al Covid-19, provenienti da Amantea e Campora, proprio nel Comune di Gasperina e, nello specifico, in un Hotel in località Pilinga, a pochi metri da una scuola elementare e da una chiesa e senza alcuna garanzia per la sicurezza dei cittadini.

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Dalle 8:30 circa, molti residenti si sono ritrovati proprio in località Pilinga per organizzarsi e protestare. Donne, uomini, anziani, giovani, ma soprattutto genitori. Genitori preoccupati che i loro figli, bambini piccoli, non siano più sicuri neanche a scuola, dopo l'arrivo di persone contagiate dal virus. Sul posto giungono i Carabinieri, per verificare l'evoluzione della protesta. "Non siamo pronti ad accoglierli. La struttura non è idonea e attrezzata, non ha recinzioni né sorveglianza né personale qualificato per gestire l'emergenza. Se qualcuno dovesse uscire, sarebbe il caso e diventeremmo zona rossa", spiegano i residenti.

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"Siamo mamme, abbiamo paura già del Coronavirus, figuriamoci pensando a questi arrivi di persone già sicuramente contagiate", spiegano alcuni genitori visibilmente nel panico. In molti chiedono del sindaco, Gregorio Gallello, che, tramite qualche consigliere, dice di averlo saputo ieri sera e di non aver dato alcuna disponibilità immediata. A far da tramite con la Prefettura, stando a quanto riferito dai cittadini, direttamente il proprietario della struttura.

La questione, è chiaro, farà discutere ancora molto nella giornata di oggi.

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