di PAOLO CRISTOFARO
Durante un normale posto di controllo, effettuato dal personale della Polizia Stradale nei pressi del Comune di Mammola (RC), l'ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, è stato beccato alla guida pur avendo la patente sospesa. Gli agenti, hanno quindi provveduto a nuovo verbale, contestato da Lucano, difeso dall'avvocato Andrea Daqua, al Tar di Reggio Calabria.
Lucano ha cercato di far valere le proprie ragioni, spiegando che contro la sospensione della patente aveva fatto ricorso al giudice di pace e al tribunale, ma per i giudici amministrativi di Reggio, l'appello è inammissibile. Lucano aveva fatto ricorso davanti al Giudice di Pace di Palmi, contestando anche il verbale di affidamento e nomina custode per il fermo amministrativo, ma che l’opposizione era stata respinta con sentenza n.2329 del 9 settembre 2019, pur già appellata.
I giudici hanno rilevato che il ricorso, essendo stato notificato all’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Reggio Calabria, ma presso un indirizzo PEC non presente nel registro tenuto dal Ministero della Giustizia, deve essere dichiarato inammissibile.
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