"Ad averla la forza di Mimmo Rocca, tutti noi, probabilmente avremmo affrontato i problemi della vita con più determinazione di quanto normalmente facciamo", esordisce così Mario Vallone, presidente provinciale ANPI Catanzaro, in merito alla drammatica vicenda che coinvolge Domenico Rocca, disabile la cui malattia (Sma, atrofia muscolare spinale), lo ha portato ad essere quasi completamente paralizzato. "Ma è forza interiore, quella fisica - continua Vallone - manca del tutto a Mimmo sulla sua sedia a rotelle, dipendente dall’aiuto degli altri anche per le cose più semplici: dal portarsi alla bocca un bicchiere d’acqua, mettersi al letto e alzarsi al mattino, a tutte quelle operazioni che le persone cosiddette sane fanno senza problemi".
"Non si è mai arreso di fronte alle difficoltà, tutt’altro, una vita piena di impegni, dalla esperta guida dell’Associazione “I Diavoli Rossi”, nel sociale sui temi della disabilità. A tante battaglie politiche, sempre da una parte sola: quella dei più deboli, quella meno fortunata della società. Con fierezza, battendosi per i diritti delle persone senza chiedere favori. Eppure, come abbiamo visto e letto in queste ore, ha dovuto rivolgersi al Presidente della Repubblica per chiedere aiuto", spiega Vallone su Domenico che vive a Tiriolo ormai da solo e ha scritto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per chiedergli di poter vivere con dignità la propria "disagiata esistenza" chiedendo che venga finanziato un progetto (Abitare in autonomia) che gli ha garantito l'assistenza fino al 2020.
"Lui, che da anni immemori si è sempre battuto per la dignità e l’inclusione sociale di donne e uomini con disabilità, si trova abbandonato per mancanza del finanziamento di un progetto che gli ha consentito negli ultimi anni di vivere nella sua casa in maniera attiva. Non è certo compito nostro entrare nel merito dei soliti cavilli burocratici, del rimbalzo di responsabilità tra enti, comuni, istituzioni varie", continua Vallone.
Infine, conclude: "Ancora una volta troviamo nella Carta Costituzionale le riposte giuste, in quell’articolo 2 dove sta scritto che “La Repubblica riconosce i diritti inviolabili dell’uomo” e lo fa a prescindere dalle condizioni personali, sociali, e di salute dell’individuo. Ci auguriamo che l’appello lanciato da Mimmo Rocca con la sua lettera al Presidente Mattarella non cada nel vuoto, venga raccolto al più presto da quanti hanno il dovere istituzionale di risolvere tale situazione, impedendo davvero che in Calabria la vita dei disabili diventi un inferno".
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