«Esprimo la mia piena solidarietà al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a cui, alla vigilia di Natale, è stata recapitata una lettera minatoria inquietante e che deve far riflettere».
Così il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì.
«Nella missiva anonima – spiega il capo della Giunta regionale –, in relazione alla chiusura di bar e ristoranti, si paventano “disastri” e si evocano “bombe”, con uno stile che ricorda molto da vicino la triste e drammatica stagione del terrorismo che ha insanguinato le strade del nostro Paese. Siamo vicini oggi più che mai al governatore Toti e lo invitiamo ad andare avanti e a non farsi intimidire».
«Il momento che stiamo vivendo – aggiunge Spirlì – è, di certo, particolarmente drammatico. Il Covid-19 ha fatto migliaia e migliaia di morti, ha stravolto le nostre vite e ha colpito duramente la nostra economia nazionale. Allo sconforto generale si somma l’esasperazione di tutte quelle categorie commerciali e produttive che sono state maggiormente danneggiate dal lockdown generale della scorsa primavera e dalle ulteriori restrizioni disposte in occasione della seconda. Ma la disperazione non può e non deve mai trasformarsi in violenza o provocare un diffuso clima di intolleranza».
«Bisogna, invece – conclude il presidente della Regione Calabria –, trovare le soluzioni necessarie per consentire al sistema economico di ripartire, non per mezzo di generici quanto insufficienti ristori, ma grazie a veri e propri risarcimenti dei danni patiti da commercianti, ristoratori, artigiani, lavoratori autonomi e piccoli imprenditori».
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