Seguito anche mentre faceva la spesa, appostato nei pressi del suo posto di lavoro al Ciaccio con «frasi provocatorie del tipo “Omo è merda, infame...” “Che cazzo ti guardi, vieni qua”, poi l’incendio dell’auto e l’invito a ritirare la denuncia. Sono le minacce culminate nel danneggiamento della macchina, subite dall’ex assessore del Comune di Catanzaro Giampaolo Mungo e contenute nel fascicolo del processo iniziato oggi a carico dei commercianti ambulanti Antonio Critelli, Salvatore Critelli e Vittorio Nicoletta. La prossima udienza si terrà il 28 febbraio 2022. I fatti risalgono ormai a più di due anni fa.
Secondo l'accusa, i venditori ambulanti, all’epoca, stazionavano abitualmente nei pressi della piscina comunale di Pontepiccolo. Il 19 ottobre del 2017, dal Comune arriva l’ordinanza di divieto di svolgere l’attività commerciale su tutto il territorio comunale per Antonio Critelli (uno dei tre).
A conoscenza dell’ordinanza Mungo, in qualità di assessore all’Igiene Ambientale, fa presente la circostanza agli ambulanti che non erano propensi a sgomberare. Fra il 30 di ottobre e il 3 di novembre è in programma una serie di attività di pulizia, fra cui le aiuole della piazzetta antistante i campi da tennis di Pontepiccolo (a lato della piscina comunale Vinicio Caliò) dove ancora stazionavano gli ambulanti.
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