di CLAUDIA FISCILETTI
"Storie diverse, di comunità e identità. Le minoranze linguistiche della Calabria nei documenti audiovisivi d'archivio", è il convegno che si è tenuto ieri, 10 marzo, nel Polo culturale "Mattia Preti" - Consiglio regionale della Calabria. Un'occasione per ricordare quali e quante sono le minoranze linguistiche presenti sul nostro territorio e l'importanza di tutelarle e tramandarle attraverso contributi di varia natura. In questo caso il focus era sugli strumenti elaborati nel campo dell'audiovisivo.
Tra i vari interventi, preceduti dai saluti istituzionali del Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, vi è stato anche quello del consigliere comunale di Caraffa con delega alla Cultura, Pubblica istruzione e Turismo, Serena Notaro. Partendo dalla proiezione del documentario "A Giorgio", incentrato sulla figura di Skanderbeg, il consigliere Notaro ha sottolineato come "la prospettiva visiva e narrativa condivisa con gli altri comuni arbereshë della provincia di Catanzaro costituisce la ricchezza della nostra identità".
Il Comune di Caraffa tiene particolarmente alle proprie radici arbereshë tanto da promuovere una serie di progetti mirati alla tutela delle origini linguistiche: "Un progetto per la valorizzazione delle minoranze linguistiche finanziato dalla Regione Calabria attraverso la Legge Regionale 15/03, e promosso dall’Amministrazione Comunale di Caraffa di Catanzaro ha previsto il corso di alfabetizzazione (siamo giunti alla terza edizione) e il documentario culturale arbëreshë e ha inteso la tutela e valorizzazione della lingua arbëreshë, delle tradizioni e dell'identità", ha spiegato Serena Notaro nel corso dell'incontro moderato da Antonino Mallamaci (Corecom) e Serena Sgrò (Polo culturale "Mattia Preti").
Concentrandosi anche sul proprio operato e sulla propria delega, il consigliere Notaro si è concentrata sull’importanza di non trascurare la situazione delle minoranze linguistiche del settore scolastico, rafforzando il tema dell’Autonomia scolastica, l’adeguamento degli strumenti normativi come la Legge 482/99, e di individuare la possibilità di potenziare le attività economiche del territorio attraverso un itinerario turistico e culturale arbëresh: "In quanto appartenente ad una delle molte minoranze linguistiche che vivono da secoli in questo paese, precisamente all’Arberia catanzarese, località di antico insediamento arbëresh (Caraffa, Vena di Maida, Gizzeria, Zangarona, Andali e Marcedusa) mi sta molto a cuore il tema della difesa dell’identità culturale da parte di ogni cittadino italiano, una questione che deve travalicare i confini politici e partitici che a volte ci dividono".
Di vitale importanza, la riflessione finale di Notaro: "Va sottolineata come la situazione degli Arbereshë di Catanzaro sia diversa dalla comunità cosentina, i comuni etnici sono pochi e disgregati, in quest’ottica la realizzazione di sportelli linguistici non basta per sostenere la tutela, ma bisognerebbe individuare la possibilità di potenziare le attività economiche del territorio attraverso un itinerario turistico e culturale arbëresh per evitare l’emigrazione e disporre più strumenti per la difesa del patrimonio linguistico. Concludo con la speranza che la tutela dell’identità delle minoranze storico linguistiche si mantenga senza il flusso della globalizzazione".
Un convegno, quello di ieri, che ha dato voce anche ad altre minoranze linguistiche presenti sul territorio attraverso Lucia Nucera (per la minoranza greca in Calabria) e Fiorenzo Tundis (per la minoranza occitana-guardialo). E, ancora, svariati interventi quali Maria Stefania Lauria, Segretario generale del Consiglio regionale, Maurizio Priolo, Dirigente Corecom, Demetrio Crucitti, già direttore sede regionale Rai per la Calabria, Maria Luisa Pagani, dirigente scolastica dell'Istituto "G. Sabatini" di Borgia e Giuseppina Princi, vice presidente della Giunta Regione Calabria.
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