Il procuratore della Repubblica di Palmi, Emanuele Crescenti, incontrando i giornalisti sull'operazione "Masnada ter", ha parlato di "clima preoccupante per degrado sociale e omertà pericolosa, un quadro in cui una o più ragazze sono state ridotte a oggetti di violenza senza rispetto per la loro dignità umana".
Crescenti ha inoltre sottolineato "il contesto criminale che circondava gli accusati", che ha continuato a rappresentare per la minorenne una minaccia concreta per la sua sicurezza, soprattutto a causa dei legami di parentela di alcuni degli arrestati con cosche della 'ndrangheta.
Il procuratore di Palmi, ancora, ha insistito "sull'importanza di proteggere le vittime evitando possibili manovre di intimidazione, con ampio uso di intercettazioni telefoniche e ambientali che ci hanno permesso di delineare un quadro probatorio molto solido". Infine, Crescenti ha specificato "che uno dei soggetti arrestati, era già stato arrestato per reati connessi alla mafia. Tuttavia, non ci troviamo di fronte a reati di mafia in senso stretto – ha concluso – ma a gravi reati di violenza sessuale, che sono altrettanto condannabili e devastanti per le vittime coinvolte".
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