"Misericordia e Giustizia, i mafiosi sono nostri fratelli?": il convegno a Lamezia lunedì 27 maggio

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images "Misericordia e Giustizia, i mafiosi sono nostri fratelli?": il convegno a Lamezia lunedì 27 maggio

  09 maggio 2024 10:48

di LORENZO FAZIO 

«Quando non si adora Dio, il Signore, si diventa adoratori del male, come lo sono coloro i quali vivono di malaffare e di violenza. La vostra terra, tanto bella, conosce i segni e le conseguenze di questo peccato. La ’ndrangheta è questo: adorazione del male e disprezzo del bene comune. Questo male va combattuto, va allontanato! Bisogna dirgli di no! […] Ce lo chiedono i nostri ragazzi, ce lo domandano i nostri giovani bisognosi di speranza. […] Coloro che nella loro vita seguono questa strada di male, come sono i mafiosi, non sono in comunione con Dio: sono scomunicati!». 

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Con queste Parole, il 21 Giugno del 2014, il Santo Padre Francesco, in visita apostolica a Cassano All’Jonio, fece vibrare i cuori dei 250 mila fedeli presenti. Sono passati dieci anni da quella calda mattina, nella Spianata dell'area ex Insud di Sibari, ma l’eco di quelle parole, pronunciate con voce ferma si fa ancora sentire. 

Il prossimo 27 maggio, la Diocesi di Cassano Allo Jonio, con il patrocinio della Conferenza Episcopale Calabra, della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale e dell’Istituto Teologico Calabro, riapre il dibattito e la riflessione promuovendo una tavola rotonda a dieci anni dalla scomunica di Papa Francesco dal tema: “Misericordia e Giustizia. I mafiosi sono nostri fratelli?”. 

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L’evento che avrà luogo nell’auditorium del complesso interparrocchiale “San Benedetto” di Lamezia Terme, vedrà confrontarsi sul tema, illustri teologi e docenti in due sessioni, mattutina e pomeridiana. Toccherà a S.E. Rev.ma Mons. Savino, Vescovo di Cassano All’Jonio e Vicepresidente della CEI, tirare le conclusioni della giornata facendo il focus su “Quale conversione pastorale -  abbia visto la nostra terra - a dieci anni dalla scomunica”. La preghiera conclusiva sarà invece presieduta, dal vescovo ospitante, S.E. Rev.ma Mons. Parisi.

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