L'incontro con il ministro Daniele Franco ancora più importante di quello già avvenuto con Speranza perché dal Mef chiederanno 'garanzie', le possibili modifiche al Decreto Calabria in vigore (sempre che non sarà eliminato). Scenari e prospettive in vista della probabilissima nomina di Roberto Occhiuto come nuovo commissario della sanità calabrese analizzate da Filippo Larussa, segretario regionale dell'Anaao Assomed.
"Occhiuto sta dimostrando di essere coerente col il programma elettorale, cioè di voler improntare la sua azione politica e di governo ad una restituzione della guida della sanità in capo al commissario. L'attuazione tecnica di quanto enunciato non è facile. Se si usa l'esempio Molise, ci si dimentica che il Molise è sì una regione in Piano di Rientro e commissariata, ma non è stata oggetto di ben due lex specialis (Decreto Calabria 1 e Calabria 2, la cui vigenza si protrarrà fino a novembre 2022). Nel caso del Molise è bastata una risoluzione del Consiglio dei ministri per dare a Toma il comando della sanità. Nel caso della Calabria sarà necessario un intervento legislativo. Poiché il Decreto Calabria 2 ribadiva i poteri di un commissario che non era espressamente citato essere il governatore della Regione ma un esperto individuato intuitu personae dai ministeri Salute ed Economia e Finanze, occorrerebbe una norma di pari rango. Dunque un comma in una legge. Il problema è: quale le legge? Da fine ottobre, come tutti sanno, le sessioni delle due camere sono totalmente dedicate all'approvazione della Legge di Bilancio, in genere promulgata dal Capo dello Stato il 31 dicembre dell'anno solare. Bisogna capire come si vorrà intervenire: il decreto Calabria verrà revocato sic e simpliciter? Verrà decurtata la durata prima della sua naturale scadenza? Si cambierà soltanto la parte normativa che attiene al commissario ad acta? E qui si aprirà un problema legislativo: decadono o meno i commissari straordinari delle Asp e delle aziende ospedaliere attualmente in carica? Inoltre il commissario ad acta può reclutare i commissari straordinari anche al di fuori dell'albo nazionale degli idonei, mentre la norma ordinaria viene fatta dai governatori solo dall'albo. Tra i commissari straordinari attuali ci sono dei pensionati o altri non hanno i requisiti per essere nell'albo nazionale".
FRANCO E LE GARANZIE DA FORNIRE AL MEF- Questa la parte tecnica poi Larussa ne aggiunge un'altra politica. "L'incontro preannunciato con il ministro Franco non sarà meno importante di quello già avvenuto con Speranza. Anzi. L'ultima parola spetta proprio al ministro dell'economia. Alla luce dei nodi non risolti: la situazione debitoria non completamente definita e di dimensioni mostruose (si parla di 2 miliardi o 2,5 miliardi di euro). Bisognerà capire, osservando come andrà ad esempio al neo sindaco di Napoli, cosa "chiede in cambio" Franco. Dubito che con questi chiari di luna ci possa essere il ripiano a piè di lista senza garanzie. Quali possono essere? Non certo libertà di nomina dei commissari delle aziende piuttosto un piano serio e strategico con repulisti debitoria, inversione di tendenza netta rispetto all'ultimo periodo in cui a livello di bilancio annuale sforiamo sempre le coperture (100 - 105 milioni all'anno), i rapporti con l'università.
NOMI NUOVI PER I VERTICI DIRIGENZIALI- Dunque garanzie di inversione di tendenza rispetto agli ultimi 10 -15 anni che dovrà passare anche dai nomi. Non è possibile che i nuovi direttori generali siano coloro che da 20 anni ruotando nelle aziende sono anche quelli che le hanno portato in queste condizioni di sfacelo. Non certo per loro esclusiva colpa. E' meglio assumere un allenatore emergente che ha vinto cinque campionati di serie inferiore che un allenatore che negli ultimi cinque anni ha collezionato altrettante retrocessioni". Infine sullo scouting milanese di Occhiuto, Larussa avverte di non ripetere l'errore della Santelli con Borgo e Bevere: "Arrivati con contratti faraonici, si sono rivelati dei campioni imbolsiti. Dunque nessuna preclusione verso papi stranieri ma non devono essere vecchie glorie in procinto di ritirarsi"
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