Presso l’Aula A3 di Architettura dell’Università Mediterranea si è tenuto l’incontro di chiusura della II fase del progetto-ricerca S2Home, il modulo abitativo “off-site” e “off-shore” che il team di ricerca guidato dalla responsabile scientifica Consuelo Nava, ha progettato per l’azienda di Antonino De Masi, con attività di sviluppo sperimentale per la prototipazione e fase di industrializzazione presso le officine a Gioia Tauro.
Alla presenza dell’imprenditore Nino De Masi, la prof.ssa Consuelo Nava ha illustrato i 12 mesi di lavoro che hanno portato ai risultati presentati oggi, con il contributo di ricercatori, dottori e dottorandi, professionisti ed imprese. Le attività di ricerca scientifica e trasferimento tecnologico tra I fase e II fase hanno coinvolto il Dipartimento dArTe dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il Dipartimento DICAM dell’Università di Trento, la start up PMopenlab srls, i laboratori Enea e professionisti formati presso la Mediterranea: “Un percorso intenso ma virtuoso che ha reso possibile un continuo confronto con le capacità dell’impresa e con la domanda dell’imprenditore, un lavoro serio e importante nel settore delle tecnologie per l’industrializzazione evoluta e per l’advanced design per il manufatturing in progetti complessi e sostenibili”, ha sottolineato la docente del dArTe che da anni lavora sulla ricerca applicata alle imprese del territorio.
Il Rettore Santo Marcello Zimbone ha evidenziato come la mission strategica dell’Ateneo sia sempre più quella di offrire intelligenza e ricerca al territorio, attraverso l’imprenditoria migliore: “Un’occasione formidabile poter lavorare con un imprenditore e un’impresa così importante e significativa per lo sviluppo del nostro territorio.”
“Un’occasione per dimostrare come le opportunità che ci sono possono trovare risposta nelle nostre università e nei giovani professionisti che formiamo”, così ha continuato nei ringraziamenti per la fiducia e per le attività svolte dal team del dArTe il direttore Adolfo Santini, che ha ricordato l’interesse per il dipartimento al coinvolgimento in percorsi simili e con la presenza di tanti giovani. Il Prorettore al Trasferimento Tecnologico Claudio De Capua ha sottolineato come le attività di ricerca e colloquio con i settori produttivi della Mediterranea, siano da anni orientati a condurre esperienze importanti come quella presentata nella mattinata, anche per rispondere sempre più all’interesse di costruire imprenditorialità.
Nel suo intervento Nino De Masi ha espresso la gratitudine e l’interesse a proseguire un percorso così importante per la sua azienda, che ritiene essere “Indispensabile per il territorio, per la Calabria”, orgoglioso di innovare la filiera produttiva con il progetto della S2 Home a Gioia Tauro, di riuscire a presentare un prodotto di altissima qualità “Made in Calabria”, avviando la fase successiva di prototipazione presso le proprie officine con il supporto dei suoi operai e della sua infrastrutturazione di macchinari di manufatturiero avanzato già disponibile.
L’incontro è proseguito con la presentazione tecnica, da parte dei proff. Consuelo Nava, Alberto De Capua, Francesca Giglio.
Si sono poi alternati alla presentazione, dottori di ricerca, dottorandi e i giovani professionisti della start up innovativa PMopenlab srls, fondata con i laureati della Scuola di architettura della Mediterranea, che ha seguito nelle due fasi del progetto le attività di “design for manufacturing” per la pre-prototipazione con la stampa 3 D, la modellazione e visualizzazione.
L’incontro si è chiuso con l’illustrazione da parte della prof.ssa C.Nava del processo di “convalida industriale” avviato per la valorizzazione dei risultati scientifici verso l’industrializzazione, con il metodo TRL di Horizon 2020 e la competitività richiesta dalla strategia S3 Calabria, per avere opportunità di incentivi per le fasi successive delle attività di prototipazione e brevettazione.
Il progetto-ricerca S2 Home rappresenta per la De Masi l’esempio del rapporto efficace dell’impiego delle competenze scientifiche per il territorio e le sue imprese. Per le modalità con cui il è stato condotto è un modello che potrà essere replicato per favorire le competenze migliori dei giovani calabresi.
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