di TEOBALDO GUZZO*
Nato a Lauria (Potenza) il 2 novembre 1926, l’arcivescovo Antonio Cantisani avrebbe compiuto oggi il 96esimo anno d’età, se non fosse che da oltre un anno (il primo luglio 2021) ha lasciato la vita terrena per raggiungere la bellezza della Patria celeste.
Catanzaro ha sempre avuto parole di stima per l’arcivescovo Cantisani, il quale, a sua volta, accompagnato da un sorriso, spontaneo e gioioso, ha saputo offrire nell’oggi della storia le soluzioni più idonee per risolvere i problemi della comunità, lasciandoci un insegnamento di cui non si può che fare tesoro.
Con un dialogo fecondo, sincero e responsabile con il mondo socio-politico e amministrativo della comunità catanzarese, Mons. Cantisani ha riempito di proposte operative e praticabili gli annuali appuntamenti delle feste in onore del Patrono San Vitaliano e della Madonna Maria Immacolata. In questa linea, bisogna sottolineare come l’arcivescovo abbia valorizzato la memoria storica della Chiesa di Catanzaro-Squillace, unitamente alla messa in atto di iniziative di tutela e di promozioni del patrimonio storico e artistico.
Catanzaro ha amato Mons. Cantisani. E la risposta di Mons. Cantisani è stata una vicendevole parola d’amore, con la quale si è fatto sempre carico delle più varie emergenze socio-culturali della città.
* Teobaldo Guzzo è stato direttore dell’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali,
Responsabile del Centro Diocesano della Cultura e delle Comunicazioni Sociali
e direttore del quindicinale diocesano “Comunità nuova”.
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