Montauro, il Corpus Domini tra bellezza, fede e tradizione

di SETTIMIO PAONE

La solennità del Corpus Domini ha riportato a Montauro uno dei momenti più sentiti dalla comunità: l’infiorata, che ha impreziosito il corso principale con tappeti artistici composti da fiori, segatura colorata e materiali naturali, raffiguranti scene del Vangelo e immagini che esprimono la cristianità.

Il lavoro è stato realizzato con cura e dedizione dai collaboratori parrocchiali e da alcuni volontari, che hanno lavorato fino a notte inoltrata per curare ogni dettaglio, regalando al paese un percorso decorato con gusto e garbo, autentica espressione di fede popolare e creatività collettiva.

Lungo il tragitto si trovavano anche altarini per l’adorazione eucaristica, allestiti con semplicità e devozione, e come da tradizione, i balconi e le finestre della via processionaria erano adornati con preziose coperte, a omaggiare con solennità il passaggio del Santissimo Sacramento.

La celebrazione è iniziata con la Santa Messa, presieduta da Don Simone, alla sua prima Messa per il Corpus Domini dopo l’ordinazione, e concelebrata da Don Nicola Ierardi, parroco del paese. Subito dopo, la processione eucaristica ha attraversato le vie del borgo accompagnata dalla presenza partecipe dei fedeli.

A dare ulteriore solennità all’evento, la musica della Banda di Montauro, che ha scandito i momenti del corteo religioso con musiche e melodie liturgiche.

Presenti anche le autorità locali, tra cui il commissario prefettizio Francesco Giacobbe e il comandante della stazione dei Carabinieri di Gasperina, maresciallo Domenico Misogano, che hanno preso parte alla processione in segno di vicinanza alla comunità.

Il Corpus Domini a Montauro si conferma così un appuntamento di grande significato spirituale, ma anche un’occasione in cui il paese ritrova la propria identità più profonda, tra fede, tradizione e partecipazione attiva.

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