Ha aperto al pubblico, tra le iniziative di punta del "Panta Festival", la mostra dedicata al maestro d'arte catanzarese Saverio Rotundo "U Ciaciu". Grande interesse del pubblico che ha riscoperto un monumento finora poco esplorato a Montauro, "A Grangia"
23 luglio 2021 20:11"Una posizione pura nei confronti dell'Arte". E' quella che aveva ed ha conservato per tutta la sua vita il maestro Saverio Rotundo, in arte "U Ciaciu", cui è dedicata questa personale, tra gli eventi di punta del "Panta Festival" che sta animando l'estate montaurese.
Grande partecipazione di pubblico fin dalle prime ore del pomeriggio per una mostra che non solo rende omaggio e gloria all'incompreso maestro d'arte catanzarese Saverio Rotundo, quanto permette di riscoprire un monumento della civiltà jonica finora mai valorizzato, la cosiddetta "Grangia" di S.Anna, un gioiello di grande rilevanza storica e architettonica che si staglia tra il mar Ionio ad est e la fascia pedemontana delle Serre ad ovest, tra gli uliveti che caratterizzano la strada che congiunge Montauro a Gasperina.
Durante tutta la sua lunga vita Saverio Rotundo ha sempre perseguito una Posizione Pura nei confronti dell'Arte. Sacrificando tutto ad essa, come un sacerdote, o un eroe. Catanzarese, classe 1923, fabbro, inventore, teorico dell'Arte di Tutti i Tempi dell'Abbandono, pur ignorato dalla critica e dalle istituzioni culturali, è stato tra le personalità più originali del panorama culturale nazionale. Viaggiatore instancabile, curioso di tutto, si confronta durante la sua carriera con le maggiori tendenze creative, dall'Arte Povera al New Dada, fino alle più inaspettate declinazioni del Surrealismo, assimilandole e restituendo l'Avanguardia con un disarmante di più di Quotidianità. Poeta del miserabile e creatore di mondi nuovi.
La mostra allestita nella straordinaria cornice della Grangia di Sant'Anna a Montauro raccoglie e documenta, per la prima volte forse, un centinaio di sue opere impaginate nel contesto del bastione medievale alla maniera delle sue Nausee d'Arte, le esposizioni abusive in cui imponeva al passante di vivere le sue opere.
La mostra è curata e prodotta da Stefano Morelli, e realizzata con il Comune di Montauro, guidato da Giancarlo Cerullo, in collaborazione con “Panta. Festival di arte e cultura" organizzato dall'assessorato alla Cultura presieduto da Paolo Mattia, con la direzione artistica di Federico Perreca.
Ad animare la serata del vernissage anche l'emozionante performance dei funamboli sospesi a mezz'aria sul cielo estivo sopra la Grangia. L'arte di strada incontra l'arte povera del Maestro Rotundo in un tripudio di nostalgiche emozioni.
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