di SETTIMIO PAONE
A Montauro, piccolo borgo della costa ionica calabrese, l’ufficio postale continua ad aprire solo tre volte a settimana e con un solo operatore. Una scelta organizzativa che riporta la memoria ai tempi del Covid, ma che oggi crea disagi reali e quotidiani a una popolazione in gran parte anziana e, in estate, affiancata da un flusso crescente di turisti.
In un paese dove la posta non è solo un luogo di servizi ma spesso l’unico punto di riferimento per pensioni, bollette e piccole operazioni bancarie, ridurre così tanto la presenza è un problema serio. Le file iniziano presto, già all’alba, perché chi arriva tardi deve armarsi di pazienza. L’attesa si consuma all’esterno, in piedi, senza alcun riparo dal sole cocente o dalla pioggia. A peggiorare la situazione è la totale assenza di una zona d’ombra o di sedute nei pressi dell’ufficio. Con l’arrivo dell’estate, e le temperature che sfiorano i 35 gradi già a metà mattina, restare in coda diventa un disagio fisico, oltre che organizzativo.
"Siamo trattati come se vivessimo in un paese fantasma, invece Montauro è piena di vita, specialmente d’estate", racconta una signora anziana in fila per ritirare la pensione. "Sotto questo sole è una tortura. E se piove, siamo comunque allo scoperto". Un altro residente, in attesa davanti all’ingresso, aggiunge: "Dover passare ore così, solo per un servizio essenziale, non è più accettabile".
Il malumore cresce, anche perché Montauro non è più il borgo semi-deserto di un tempo. Le case vacanza sono già affollate, molti turisti sono stranieri, e il paese vive un periodo di grande vitalità. Ma a fronte di un’offerta turistica sempre più ricca, i servizi essenziali restano carenti. Oltre al problema della posta, manca anche uno sportello bancomat. Chi deve prelevare è costretto a spostarsi nei comuni vicini, con evidenti disagi, soprattutto per chi si muove a piedi o non guida. Eppure, il Comune ha già più volte richiesto a Poste Italiane l’installazione di un Postamat, senza ottenere risposte. La popolazione chiede un intervento minimo ma urgente: aumentare i giorni di apertura della posta almeno a quattro alla settimana, garantire un servizio più continuo nei mesi estivi e, parallelamente, installare un semplice punto d’ombra o una pensilina per rendere l’attesa meno disumana.
Un altro passo fondamentale sarebbe finalmente dotare Montauro di un bancomat: una richiesta che, in un paese a vocazione turistica e con una popolazione anziana, dovrebbe essere considerata prioritaria.
Montauro non chiede il superfluo. Chiede servizi di base, accessibili, continui, rispettosi. Chiede di non essere dimenticata proprio mentre prova a crescere e a valorizzarsi. E con l’estate ormai entrata nel vivo, è il momento di passare dalle promesse ai fatti.
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