di SETTIMIO PAONE
Montauro ancora una volta diventa palcoscenico vivo di emozioni, passione e cultura! In un inizio d’estate che profuma di rinascita, il piccolo ma tenace borgo collinare del Catanzarese ha visto protagonista la musica, grazie al saggio spettacolo degli allievi della classe di fisarmonica del Maestro Cosimo Renda, organizzato dalla Scuola di Musica della Radice Sociale APS, nella straordinaria cornice di Palazzo Zizzi, ribattezzato "La Casa Della Musica". È stata una serata che ha scaldato l’anima, un evento che ha mostrato — con orgoglio, talento e cuore — quanto possa essere potente la musica nel tenere viva una comunità, nel dare voce a chi non si rassegna all’oblio.
La Radice Sociale, con determinazione e visione, continua a coltivare la cultura come terreno fertile per far rifiorire Montauro, un paese dalla gloriosa tradizione bandistica centenaria, oggi purtroppo orfano di scuole e servizi, ma ancora abitato da chi non si arrende, da chi crede fermamente che Montauro debba vivere!
Sì, Montauro deve vivere, e la Radice Sociale lo grida forte, lo suona ancora più forte, mettendo a disposizione impegno, tempo, passione e competenza. In un mondo dove tutto sembra avere un prezzo, c’è ancora chi si dona per un ideale, per una missione: ridare dignità e identità a un paese che merita di essere abitato, sentito, amato. Nonostante l’assenza di istituti scolastici, oggi è Montauro ad accogliere i ragazzi dei dintorni, grazie alla scuola di musica. Sono tanti quelli che scelgono i corsi proposti, e ogni giovane che imbraccia una fisarmonica o uno strumento è una scintilla di futuro acceso nel cuore di un luogo che non vuole spegnersi.
Durante il saggio, il Maestro Renda, visibilmente emozionato, ha presentato uno a uno i suoi allievi, accompagnando ognuno con parole sincere di affetto, gratitudine e stima. Un gesto che ha trasformato un semplice spettacolo in una festa del cuore, in un abbraccio collettivo alla speranza.
Montauro ha dimostrato ancora una volta che fare cultura è resistere, che creare bellezza è un atto politico, e che la musica può diventare un ponte tra passato e futuro, tra tradizione e rinascita. "Grazie alla Radice Sociale, grazie a tutti gli allievi e alle famiglie: siete voi il battito di un paese che vuole continuare a suonare la sua melodia. E finché ci sarà una nota, un applauso, una voce… Montauro ci sarà." il saluto finale del Maestro Cosimo Renda.
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