Se non fosse reale ciò che sta succedendo a Montauro potrebbe realmente trattarsi di una simpatica barzelletta; negli ultimi anni c’è stata una fuga di massa da parte di moltissimi dipendenti comunali (in ogni settore è stata registrata la fuga di dipendenti, area tecnica, anagrafe, area amministrativa e area finanziaria) ma le dimissioni della Dottoressa Paravati, navigata professionista e persona per bene, assumono un valore aggiunto per comprovare i fallimenti di questa nuova e rimodulata amministrazione comunale. La segretaria infatti, nominata direttamente dal Sindaco, ha deciso di congedarsi dal suo incarico con una lettera al vetriolo muovendo gravissime accuse dirette a questa amministrazione; constatazioni che noi solleviamo, oramai, da quasi due anni e che dovrebbero fare riflettere gli ultimi colleghi consiglieri comunali che, ancora, si ostinano a tenere in vita un’amministrazione che, di fatto, ha perso ogni contatto con la cittadinanza e con l’elettorato. La pratica più importante per la quale il consiglio comunale di Montauro è stato chiamato ha cristallizzato una situazione politica imbarazzante: questa maggioranza si tiene per un solo voto (di un consigliere eletto in minoranza e, di fatto, transitato tra le fila della maggioranza per garantire la sopravvivenza della stessa).
Senza alcuna vena polemica, ma limitandoci a raccontare la situazione inconfutabile, riteniamo che questa esperienza amministrativa sia conclusa e lanciamo un appello agli amici e colleghi consiglieri di optare per una scelta giusta piuttosto che per una scelta di comodo, una scelta per il bene di un territorio stupendo e non per una scelta “di poltrona”; ridiamo parola alla cittadinanza; Montauro merita un’amministrazione legittimata dai suoi cittadini e non un’amministrazione che si basa su piccole prebende elargite a qualche consigliere comunale che, come contropartita, garantisca il “continuare a campare”.
Cons. Paolo Mattia
gruppo consiliare “Difendi Montauro”
Cons. Roberto Sestito
Cons. Marisa Viglianisi
Gruppo consiliare “Montauro che vorrei”
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