"Questi giorni di caldo rovente come mai si era registrato in passato, ci fa capire, semmai ce ne fosse bisogno, che il clima “nel nostro piccolo” è stato rovinato anche da quei “furbi” che hanno fatto spregio della nostra montagna. Eh si, chi non ricorda monte Covello soltanto una quindicina di anni fa e quello che è adesso? Basta, semplicemente, incamminarsi lungo la strada è qua e là si distinguono delle sorte di lande desolate, se poi ci s’inoltra all’interno in alcuni punti sembra che il bosco sia stato letteralmente sfrondato". Così in una dichiarazione del già consigliere comunale di Girifalco Luigi Stranieri.
"Piange il cuore veder la nostra montagna in queste condizioni - prosegue - ed il moto di sdegno che deve prevalere nei cittadini deve essere forte e deciso una volta per tutte. Anche perché monte Covello così, non solo viene deprivata a malo modo dei suoi alberi migliori, ma il taglio indiscriminato di queste piante produce contraccolpi letali per il clima che – lo ripetiamo – “nel nostro piccolo” subirà delle pesanti ripercussioni; ed è inevitabile che ciò accada. Le alluvioni ad esempio che sono oltretutto divenute impetuose con l’innalzamento delle temperature, non avranno più freno alcuno e rischiano d’abbattersi sul territorio abitato con conseguenze sempre più nefaste. Se il territorio è nostro e lo amiamo dobbiamo essere i primi a difenderlo, a salvaguardarlo".
"Perché ad esempio in Trentino le cronache non hanno mai registrato sino ad oggi degli incendi, visto che da giorni assistiamo a questo “assassinio verde” prevalentemente nel Sud. Perché a quelle latitudini, evidentemente, c’è gente – l’intera popolazione per intenderci - che ci tiene alle proprie montagne, che controlla e che, in particolare, denuncia, senza paura. Noi dovremmo fare altrettanto! - conclude - Dobbiamo agire ora finché siamo in tempo! Attendere ancora significa assistere inermi all’ennesimo spoglio, all’ennesimo taglio senza inibizioni per l’interesse esclusivo di poche persone e basta! Svegliamoci!"
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