Montepaone Bene Comune "bacchetta" il sindaco Migliarese: "Chiusura arrivata in ritardo"

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  20 marzo 2021 11:50

Il gruppo di opposizione “Montepaone Bene Comune”, composto da Giuseppe Macrì, Giuseppe Celia e Roberto Totino, non ha interesse, oggi piu’ che mai, in un momento tanto delicato e triste, "a fare polemiche e scendere soprattutto sul piano delle deprecabili invettive ed offese personali che la maggioranza o il/i guru della stessa ha rivolto nei confronti dello scrivente gruppo consiliare".

"Di certo dovevamo aspettare che la scuola, per mezzo del Suo Dirigente sospendesse l’attività in presenza per alcune classi per renderci conto dell’attualità del rischio. E, di certo, avevamo bisogno che l’Amministrazione di Soverato facesse un’ordinanza di chiusura di giardini, aree verdi comunali, parchi gioco, piazze, spiagge, lungomare, luoghi di potenziale assembramento, nonché le scuole per poterla copiare. E tutto ciò a non più di una settimana dalla nostra richiesta avanzata al Sindaco per porre maggior attenzione al territorio e alle scuole frequentate quotidianamente da alunni e personale proveniente da tutto il comprensorio", scrive il gruppo.

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"Ebbene, quando noi, abbiamo considerato la sola chiusura degli uffici comunali al pubblico, con peraltro Avviso di pochissime righe e con motivazione quasi insussistente ed incoerente rispetto a decisioni assunte precedentemente, ed invitavamo a chiudere, a questo punto, in primo luogo, i plessi scolastici, siamo stati tacciati di essere malpensanti, impreparati, poveri di contenuti ed allarmisti. Le nostre considerazioni non nascono dal desiderio di dimostrare che abbiamo più contezza noi del territorio e del circondario di chi sta seduto a scaldare la sedia, ma dal suggerire a chi è “distratto” quali problematiche potrebbero insorgere. Se lo scopo dell’attuale Amministrazione è dare a priori torto a qualsiasi nostra proposta o osservazione cercando, fallacemente, di sminuirla, siamo molto lontani dal cercare di far crescere questo Comune oramai abbandonato a se stesso. Adesso, dopo 150 ore (noi lo avevamo proposto dopo solo 48), si può riproporre l’Ordinanza del Governatore della Calabria annullata dal Tribunale Amministrativo Regionale di chiusura di tutte le scuole? Invitiamo il Sindaco a non guardare solo i titoli in neretto del giornale, ma ad approfondire le notizie, magari leggendo gli articoli; L’ordinanza in questione è stata annullata, tra l’altro ma soprattutto, perché in molti comuni calabresi si registrano casi ben al di sotto degli indici nazionali, e, di conseguenza, non si può generalizzare la situazione, che deve essere valutata invece da ogni singolo territorio. E se il Sindaco ritiene attuale il rischio contagio per un centinaio di persone, quasi tutte locali, che gravitano presso gli Uffici comunali, non lo ritiene invece esistente per strutture dove invece si registrano un migliaio di presenze provenienti anche da fuori Comune?  E si ha anche il coraggio di affermare che la decisione di sospendere parte dell’attività comunale è stato fatto nell’interesse soprattutto del pubblico?", continuano i consiglieri comunali.

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"Quando parliamo di ipocrisia camuffata da prevenzione ci riferiamo proprio a questi comportamenti illogici, immotivati e troppe volte discrezionali. Ci chiediamo cosa ha fatto il Sindaco quando a gennaio in alcuni Uffici all’interno del Comune, con prevalente attività a contatto con i cittadini, sono stati riscontrati casi Covid? Nulla. L’attività è continuata normalmente, senza nemmeno informare gli utenti, i quali, magicamente, sono diventati prioritari dopo solo due mesi. E se la passata settimana, con un solo caso in meno riscontrato sul territorio comunale e situazioni già preoccupanti in Comuni vicini, non era necessario chiudere, come mai oggi lo è? Questi atteggiamento sono quelli che creano allarmismo e ingenerano dubbi sulla credibilità di chi ci rappresenta! Non sappiamo se è spirito di emulare altri Comuni o riesumare la vecchia brutta abitudine della passata legislatura di ricevere il pubblico solo in determinati giorni nascondendosi oggi dietro una problematica così grave e attuale. Ugualmente fuori luogo è quanto affermato sul Consiglio di gennaio. Probabilmente chi Le scrive gli articoli non riceve le convocazioni per i Consigli, ma le posso assicurare che quello di gennaio era un consiglio aperto senza restrizioni. Inoltre parla di sanificazione che sicuramente qualcuno a fronte di un impegno di spesa di 4.000,00 a novembre avrà probabilmente fatto qualche fine settimana, ma di certo non il giorno del Consiglio atteso che alcuni “frequentatori” hanno chiesto un nostro intervento visto che nulla era stato fatto.   Infine, afferma di aver preso decisioni importanti anche a seguito dei soli test rapidi. Sicuro non li ha presi a gennaio dove, con casi positivi di Covid in Comune, la votazione del Presidente del Consiglio era più importante della salute e dell’integrità di avrebbe dovuto partecipare. L’invito, pertanto, è quello di evitare atteggiamenti e reazioni quanto mai tracotanti, figlie della strana consapevolezza di detenere la verità assoluta e la sapienza tutta, come sinora mostrato, ma di porsi in modo piu’ umile rispetto a rilievi, consigli e proposte ricevute, in quanto, ad oggi, gli stessi non sono stati infondati, ma tutt’altro. Noi siamo ben consapevoli del nostro ruolo e su una cosa siamo d’accordo. Come Lei o chi per lei afferma nel comunicato, molte volte è meglio restare silenti; anche perché se si risponde bisognerebbe non offendere chi osa porLe sensati e fondati quesiti, che tra l’altro solo chi non vuole o non sa rispondere cerca di delegittimarli scernendoli, ma cercando di eliminare qualsiasi dubbio invece di dare ulteriori certezze", conclude. 

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