Montepaone, un mese di Naturium: “Dove il sogno di un altro mondo è possibile”

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Vetrina e spazio di incontro, ma soprattutto stile di vita: “La sostenibilità è un atto di responsabilità e di impegno che ciascuno di noi può e deve assumersi, quotidianamente”

  21 gennaio 2023 12:36

“Naturium è l’idea concreta e realizzabile: un altro mondo è possibile”. È un complesso e articolato ideale di sostenibilità ambientale, giustizia economica e sociale, equità della filiera alimentare ciò che ispira l’idea imprenditoriale e il progetto culturale di Giovanni Sgrò. Nulla di astratto. Ciò che pensa, Sgrò lo realizza. Ne è la riprova il nuovo “Naturium” di Montepaone Lido.

Inaugurato un mese fa, ha fatto subito emergere le sue caratteristiche peculiari di spazio d’incontro, riflessione, condivisione, ben oltre il semplice aspetto di “vetrina commerciale”, sia pure importante per tante aziende del territorio. Eccellenze magari anche piccole o di nicchia, ma di straordinaria qualità, che qui, finalmente, trovano la giusta visibilità e considerazione.

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“Cibo e natura” è lo slogan che sintetizza l’impegno di una vita. Non c’era ancora Greta e di crisi climatica si parlava ancora troppo poco quando Giovanni Sgrò iniziava il suo percorso legato al biologico, alla valorizzazione delle biodiversità, al chilometro zero, al benessere olistico. Dopo tanti anni, ecco i due “Naturium”: quello ormai “storico” di Rende e quello di fresca inaugurazione a Montepaone Lido. Realtà che esprimono, nei fatti, una visione del presente e del futuro che appare, ormai, l’unica via d’uscita possibile per impedire il disastro ecologico del pianeta.

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“Abbiamo voluto immaginare uno spazio nel quale metterci il cuore, proiettato nel futuro, un futuro che è già presente” le parole del noto imprenditore di Soverato davanti a una delle tante scolaresche che accoglie quotidianamente per parlare di sostenibilità ambientale, equilibrio dello sviluppo globale, centralità della qualità della vita, tra degustazioni e momenti di studio, passeggiate all’aria aperta e approfondimenti tematici.

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Sgrò usa il plurale nel raccontare la sua storia, perché sente di avere con sé una squadra. Quella è la forza che l’ha spinto a cimentarsi in questa nuova, coraggiosa sfida, creando nuove opportunità e lavoro, proprio in un momento di congiuntura economica che suggeriva altre strade. E soprattutto, al suo fianco c’è Roberta Ussia, moglie e imprescindibile colonna del progetto “Naturium” in qualità di avvocato, esperta di diritto dei mercati agroalimentari.

E poi ci sono loro, i tanti e affezionati amici di Naturium. Perché non si tratta di semplici “clienti” ma di veri e propri affezionati sostenitori del progetto con i quali condividere la felicità di uno stile di vita virtuoso che punta a ridurre al minimo il consumo di acqua, suolo ed energia, che ritiene un obbligo frenare le emissioni di anidride carbonica, che punta a ridurre le diseguaglianze nel mondo. Perché la lotta al climate change - come dice Sgrò - non si fa solo nei grandi palazzi del potere, nei centri decisionali.

La sostenibilità è un atto di responsabilità e di impegno che ciascuno di noi può e deve assumersi, quotidianamente, a partire dalla qualità degli alimenti che scegliamo di portare sulla nostra tavola. Da quel piccolo gesto possiamo generare grandi cambiamenti.

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