di CARLO MIGNOLLI
“Abbiamo giocato con coraggio in un campo difficile, ma due ingenuità difensive ci sono costate care”.
Così il tecnico giallorosso Alberto Aquilani al termine di Monza-Catanzaro 2-1, prima sconfitta stagionale per le aquile.
Analisi della gara “Nel primo tempo abbiamo fatto bene, siamo venuti qui per fare la partita. Anche a inizio ripresa eravamo dentro il match, ma dovevamo incidere di più. Abbiamo preso due gol evitabili su squadra schierata, dettagli che in Serie B fanno la differenza. Dopo il secondo gol siamo un po’ spariti, e questo non deve accadere”.
Cosa non è andato “Non parlerei solo di stanchezza, anche se abbiamo giocato pochi giorni fa. Sono entrati quattro giocatori freschi, ma dopo il secondo gol abbiamo avuto difficoltà. Non è un discorso psicologico, è che dobbiamo imparare a gestire meglio certi momenti”.
Episodio Birindelli-Cisse “Rivedendolo, il fallo era da rosso e l’episodio pesa perché lo stesso Birindelli poi fa assist e gol. Più che altro non ho capito il giallo a Cisse. Detto questo, il Monza è una squadra forte e organizzata e lo sapevamo”.
Difficoltà sulle fasce “Azzi è stato determinante, ha un motore diverso dal nostro e ci ha messo in difficoltà. Noi dobbiamo restare fedeli alla nostra identità: quando smettiamo di fare quello che ci rende una squadra organizzata, rischiamo di andare sotto”.
Sulla sua espulsione “Mi dispiace, è stato un errore mio. Un po’ di nervosismo mi ha portato a un battibecco con il quarto uomo e sono stato espulso. Non deve accadere”.
Momento no “Non abbiamo ancora vinto, e questo pesa. La sosta? Non so se arrivi al momento giusto, perché vedevo una squadra che aveva trovato equilibrio difensivo e di gioco. Però dobbiamo dare una svolta: niente ansia, ma consapevolezza che possiamo e dobbiamo fare di più. Abbiamo capito cosa significa perdere, ma dobbiamo ancora imparare cosa serve per vincere. È il passo in avanti che ci manca e che dobbiamo fare tutti insieme”.
Iemmello “Pietro ha fatto una buona partita, ha servito l’assist dell’1-0. Non credo sia stato poco servito, ma dobbiamo crescere nella qualità dell’ultimo passaggio, tutti noi dobbiamo aumentare i giri”.
Tifosi “È un dispiacere soprattutto per loro, sapevo che ci sarebbero state circa tremila persone e l’avevo detto ai ragazzi prima della partita. Quello che succede in trasferta è un qualcosa di raro, dobbiamo fare di più anche per loro. Dispiace perché è un pubblico veramente caloroso”.
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